8 febbraio 2011

In piazza contro l'inquinamento

Sabato 5 febbraio numerose famiglie, bambini, anziani e associazioni sono scesi in piazza a Milano per protestare contro l'inadeguatezza del Comune nel fronteggiare l'inquinamento che ormai imperversa incessantemente da inizio anno. Questo il manifesto che ho preparato insieme all'associazione Genitori Antismog.

UN ALTRO COLPO DI TOSSE PER MILANO

Caro concittadino,
Cerchiamo di spiegarti il motivo della nostra protesta e ti chiediamo di unirti a noi nel rivendicare il diritto a un’aria più salubre.
Il 2011 è iniziato nel peggiore dei modi per Milano. I valori del PM10 è alle stelle da ormai troppi giorni e non accenna a diminuire. La situazione è evidente a chiunque. La nostra città è avvolta ormai da un mese da una foschia marroncina e puzzolente.
Le concentrazione di PM10 misurate sono pari anche a 3-4 volte il limite imposto per legge che ne fissa due limiti: il valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore da non superare più di 35 volte all’anno, e quello di 40 µg/m³ come media annuale. I superamenti del valore limite di 50 µg/m³ rappresentano la quasi totalità delle misurazioni rilevate dal 1 gennaio, ed è quindi facile desumere che, anche quest’anno, le 35 volte di superamento del limite consentite saranno esaurite entro la fine di febbraio. Ugualmente siamo ben lungi dalla media annua di 40 µg/m³ che non dovrebbe essere oltrepassata.
Il valore medio registrato dalla centralina di “fondo” di via Pascal (67,3 µg/m³) zona Città Studi è circa il 60% dei valori delle centraline in aree trafficate (Verziere - 82,8 µg/m³/ Senato - 94,4 µg/m³) ciò che dimostra come sia rilevante la vicinanza alla fonte delle emissioni e come l’attuale struttura di Ecopass sia del tutto insufficiente ad arginare le emissioni inquinanti. La riduzione dell’inquinamento atmosferico registrato nel 2010, vantata dal Sindaco Moratti nei giorni scorsi, è attribuibile alle favorevoli condizioni atmosferiche per la dispersione delle polveri. Il 2010 ha infatti avuto precipitazioni del 60% superiori alla media dell’ultimo decennio.
I valori limite degli inquinanti non sono numeri senza senso ma sono determinati “per la protezione della salute umana. Il particolato atmosferico è indicato dalla letteratura scientifica come responsabile di numerose patologie che affliggono gli abitanti delle aree metropolitane. Studi scientifici dimostrano gli effetti dannosi delle particelle fini, quali l’aumento della mortalità complessiva, l’incremento nella frequenza di episodi di angina e di recidive di infarto in persone a elevata suscettibilità, nonché un aumento delle patologie dell’apparato cardiorespiratorio nella popolazione non sensibile. L’Agenzia Europea per l’Ambiente stima che a Milano possano ricondursi all’inquinamento dell’aria fino a 3000 morti all’anno rispetto ad una situazione di aria pulita.
Comune e Regione devono adottare misure serie ed efficaci sulla base di piani d’azione ancora mancanti sebbene previsti dalla legge e soprattutto, smettere di attendere vento e pioggia. Chiediamo misure a breve termine di tutela della salute pubblica e strategie di prevenzione a lungo termine che risolvano il problema strutturalmente.
Signor Sindaco, i nostri polmoni non possono attendere i tempi della politica e non basta una efficiente campagna stampa per ripulire l’aria.

3 febbraio 2011

Chi se non Silvio Berlusconi?

The Guardian, 24 gennaio. Il Presidente del Consiglio italiano è nello scandalo fino al collo, anche se i sondaggi dimostrano il contrario. Ma chi potrebbe sostituirlo?

Silvio Berlusconi è ai ferri corti. Sotto inchiesta per aver pagato una ragazza di 17 anni per fare sesso, per estorsione e abuso di potere, l’istrionico Presidente del Consiglio italiano si trova ad affrontare la più grande sfida della sua vita. Spesso gli scandali sessuali segnano la fine di una carriera politica e più scandali travolgono un partito, maggiore la sofferenza alle urne. Ma stranamente, il Cavaliere – come è notoriamente chiamato Berlusconi – sembra sperimentare esattamente la situazione opposta. Secondo un sondaggio pubblicato domenica sul Corriere della Sera, il consenso per il partito di Berlusconi, il Popolo della Libertà (PdL) è di fatto aumentato da dicembre, dal 27,6% al 30,2%. Nello stesso periodo, i consensi per i maggiori partiti d’opposizione sono diminuiti. Il Partito Democratico (PD) e l’Italia dei Valori (IdV), i partiti di centro-sinistra che hanno guidato gli attacchi per sull’integrità di Berlusconi, hanno subito rispettivamente un calo dei consensi: dal 25,0% al 24,5% e dal 6,2% al 5,5%. Berlusconi sta sfidando la legge di gravità in politica.
Ma come ci è riuscito? Ci sono due ragioni. La prima, per quanto scioccante possa sembrare, è che lo scandalo sessuale si adatta molto bene all’immagine pubblica attentamente costruita di Berlusconi. Da quando è entrato in politica nel 1994, Berlusconi ha costruito il suo successo presentandosi come una persona con cui tutti possono simpatizzare e con cui tutti vorrebbero identificarsi. Un bon viveur che non fa mistero del suo amore per la ricchezza, il vino e le donne, ha proiettato un’immagine non solo come imprenditore che si è fatto da sé, ma anche come un uomo normale, che non nasconde le sue debolezze fin troppo umane, con gli stessi gusti mondani dell’uomo medio italiano. Il premier incarna il sogno italiano: ama il calcio ed è proprietario del Milan, è un uomo d’affari di successo, è un magnate televisivo che ama circondarsi di belle donne. E il suo presunto coinvolgimento con Karima “Ruby” el-Mahroug serve solo a rafforzare gli elementi chiave di questa immagine. A prescindere dalla moralità del caso, Berlusconi continua a vivere una vita a cui aspirano molti italiani.
In secondo luogo, più aumenta la pressione sulle dimissioni di Berlusconi, più gli italiani sono costretti a contemplare le alternative. Che non sono molte. Ci sono solo tre opzioni nel caso Berlusconi si dimetta. La più probabile è una coalizione instabile di centro-destra guidata dall’ambizioso e conflittuale Gianfranco Fini. Quest’ultimo non solo è un ex fascista che ha espresso in passato ammirazione per Mussolini, ma ha anche dimostrato di non saper gestire il centro-destra in modo efficace con almeno due tentativi falliti di rovesciare il governo Berlusconi in passato. Giustamente, molti italiani continuano a percepire Fini come inaffidabile nella migliore delle ipotesi e pericoloso nella peggiore.
La seconda possibilità è una coalizione di minoranza di centro-sinistra guidata dall’inefficace leader del Pd, Pier Luigi Bersani. Il grosso problema di Bersani è che il centro-sinistra è irrimediabilmente frammentato e non è riuscito a offrire una soluzione coerente al peggioramento delle condizioni economiche in Italia. Né il PD, né alcuno dei suoi alleati sono in grado di convincere gli italiani di essere sufficientemente affidabili per governare.
L’opzione finale è un compromesso. In assenza di un chiaro successore, il presidente Giorgio Napolitano potrebbe decidere di nominare un tecnocrate a capo di un governo ad interim prima di indire le elezioni. L’assenza di un mandato popolare e gli effetti debilitanti delle elezioni in un momento di instabilità economica rendono questa una scelta profondamente impopolare.
La maggioranza degli italiani, dunque, opta per la soluzione: “meglio il male minore”.

1 febbraio 2011

Dicono di noi: Sesso, bugie e intercettazioni

Belgio, De Standaard - 19 gennaio 2011. Berlusconi vacilla dopo le accuse di sfruttamento della prostituzione minorile. “Erano vere e proprie orge, tutti bevevano fino a ubriacarsi e alla fine le ragazze rimanevano in mutande”, è scritto negli atti del dossier giudiziario contro Silvio Berlusconi. È proprio lui colui il quale interpreta sul piano etico le posizioni del Vaticano? 

“Droga? No, non credo che lì dentro assumessero droga. Ma erano delle vere e proprie orge, con tutti che bevevano fino a ubriacarsi. Berlusconi ha iniziato a cantare e a raccontare barzellette. Loro tre (Berlusconi e due suoi amici: un famoso giornalista di una delle sue televisioni e un talent scout, ndr) in compagnia di 28 ragazze. Tutte ragazze che poi alla fine erano senza reggipetto, solo le mutandine strette… C’era anche la Minetti (Nicole Minetti, consigliere regionale della Lombardia, ndr) con il seno di fuori che continuava ad abbracciare e baciare Berlusconi. Insomma, era un vero puttanaio, hai capito?”
Il virgolettato è di Carlo Ferrigno, l’ex Prefetto di Napoli, che in una delle telefonate intercettate dalla polizia svela come si svolgono i famigerati festini ‘bunga-bunga’ ad Arcore, residenza di Berlusconi. Questi festini inizierebbero come ‘cenette’ con uno stuolo di invitate attraenti, quindi il padrone di casa cantava qualche canzone, agli albori della sua carriera il premier lavorava come animatore sulle navi da crociera, infine la serata culminava in un grande ammucchiata. Dietro compenso, le donne, giovani e disponibili, facevano quindi sesso con il padrone di casa, Berlusconi, talvolta anche con altri ospiti. È questo, secondo il Pubblico Ministero milanese, il presunto reato a carico del premier italiano.
Con la sua maggioranza estremamente risicata, Berlusconi ha infatti vinto la battaglia per il potere contro il suo ex alleato Gianfranco Fini, ma allo stesso tempo ne è uscito indebolito: il premier dovrà stare molto attento alle sue prossime mosse per poter sopravvivere anche a quest’ultimo scandalo.
I P.M. affermano di avere prove ‘schiaccianti’ che Berlusconi si sia reso colpevole di concussione, sfruttamento e istigazione alla prostituzione, oltretutto di una minorenne. La marocchina Karima El Mahroug, una cubista che in arte si fa chiamare ‘Ruby Rubacuori’, secondo il dossier degli inquirenti lo scorso anno avrebbe preso parte ai festini di Berlusconi per mesi, quando era ancora minorenne.
In seguito, dopo l’arresto di Ruby per furto, il premier avrebbe esercitato pressioni per farla liberare. A questo proposito ha inventato la scusa che Ruby era parente del presidente egiziano Mubarak, implicando che l’arresto della ragazza avrebbe potuto scatenare un incidente diplomatico. È su questo che si basa l’accusa di concussione.
La stessa Ruby ammette di aver ricevuto diverse migliaia di euro da Berlusconi, ma insiste sul fatto che non ha mai fatto sesso con il premier 74enne. Allo stesso tempo, Ruby continua però a cambiare la propria versione dei fatti. Prima ha detto di essere stata da Berlusconi per tre serate, le intercettazioni telefoniche hanno rivelato che le serate sono state otto, e ieri la versione di Ruby è improvvisamente diventata che frequenta il premier da quando aveva sedici anni. Le intercettazioni inoltre rivelano che Ruby in precedenza aveva ricattato un ex partner chiedendogli 1.500 euro per non rivelare di aver fatto sesso con lui, quando, secondo la legge, era ancora troppo giovane.

Salviamo le foreste. Salviamo noi stessi.

Inaugurato il 24 gennaio, presso il quartier generale dell’ONU di New York, l’Anno Internazionale delle Foreste. I polmoni verdi del pianeta ospitano l’80% del patrimonio naturale terrestre e 300 milioni di abitanti, fornendo risorse per la sopravvivenza a 1,6 miliardi di persone.

L’ufficializzazione è arrivata dall’ONU in concomitanza con il nono Forum internazionale delle Nazioni Unite sulle foreste, in programma dal 24 gennaio al 4 febbraio. Con l’invito a proteggere ulteriormente foreste e patrimonio boschivo, gli incontri nascono con l’intento di riuscire a delineare e sviluppare politiche di sostegno ambientale e di tutela del “capitale verde”, fondamentale risorsa per l’intera umanità e che attualmente copre il 31% della superficie terrestre, circa quattro miliardi di ettari. Foreste che però stanno scomparendo troppo velocemente, attualmente sotto stress a causa dell’utilizzo indiscriminato da parte dell’uomo, causa principale di tutta una serie di conseguenze negative, dalla produttività dei terreni e lo stoccaggio della CO2 alla liberazione di enormi quantità di gas serra. Deforestazione e degrado delle foreste sono infatti responsabili di circa il 17% delle emissioni di gas serra a livello globale, dato che gli alberi e la vegetazione rappresentano un serbatoio di carbonio pari a circa 289 Gigatonnellate (miliardi di tonnellate), stock che però almeno nell'ultimo decennio pare diminuito di circa 0,5 Gigatonnellate.
Le foreste sono inoltre un grande "contenitore" di biodiversità, non a caso argomento al quale è stato dedicato l'anno internazionale del 2010. Secondo le ultime stime dell'Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura) il patrimonio boschivo genera un valore economico diretto (in termini di cibo, carburante, medicine, energia, guadagni e occupazione) valutato in 130 miliardi di dollari l'anno, ma anche indiretto: dimezzare i gas serra fra il 2010 e il 2020, grazie alla grande capacità di assorbimento di CO2 delle foreste, porterebbe ad un risparmio di 3,7 migliaia di miliardi di dollari. Dunque il valore ambientale, economico e sociale delle foreste va tutelato, risolvendo le criticità che attentano alla sua conservazione, deforestazione in primis.  I dati che rivelano l’entità del taglio delle foreste sono impressionanti: dal 2000 ad oggi ogni anno il Pianeta ha registrato una diminuzione del patrimonio forestale equivalente all'area di un paese come il Costarica, tante che oggi l'area verde copre solo il 31% della superficie globale.

31 gennaio 2011

L'Italia è una repubblica fondata sulla mafia



Appuntamento settimanale con Passaparola di Marco Travaglio. Argomento odierno della rubrica, i rapporti tra Stato e Mafia nella prima e nella seconda Repubblica, il punto sulle indagini della magistratura sulla trattativa tra Stato e Mafia prima della nascita di questa seconda repubblica, ormai agonizzante.

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27 gennaio 2011

Animals United (La conferenza degli animali)

Lo scioglimento dei ghiacciai nell’Artico, una marea nera di petrolio che devasta le isole Galapagos, incendi distruttivi nell’entroterra australiano. Con questa impressionante sequenza di disastri ambientali si apre il film di animazione Animals United di Reinhard Klooss e Holger Tappe, liberamente ispirato al libro di Erich Kästner “La conferenza degli animali”.
Gli animali, profughi dalle catastrofi dei loro habitat naturali, si incontrano casualmente mentre sono alla deriva nell’oceano per poi approdare in Africa, nel deserto del Kalahari. Qui, assieme agli animali locali, cercheranno di capire il motivo del mancato arrivo della consueta quantità di acqua proveniente dalle lontane montagne dell’Angola, necessaria alla sopravvivenza di tutti gli abitanti della savana. L’esilarante quanto improbabile gruppo di animali, la mangusta Billy, il leone vegetariano Socrate, il canguro Toby, il Diavolo della Tasmania Diablo, il gallo francese Charles, l'anziana coppia di tartarughe Winston e Giorgina delle isole Galapagos e l'orso polare Sushi scoprono che la causa dei loro problemi è un’imponente diga. Il gigantesco sbarramento di cemento serve a trattenere l'acqua all'interno dell'area in cui sorge l'Hotel Eden Paradise, osannato dal proprietario come simbolo del turismo ecologico e sostenibile. Ma al suo interno si sta paradossalmente svolgendo l’ennesima Conferenza mondiale sul clima.
Il gruppo di animali, una volta forzata la diga e riportata l'acqua nella valle, sbarca a New York dalle fauci delle balene per raggiungere il palazzo dell’Onu, dove è in corso la Conferenza mondiale per l’Ambiente, e protestare contro la sconsiderata condotta dell'uomo, “uno strano animale senza un pelo, una belva crudele e sanguinaria” come raccontano le due tartarughe, che grazie alla loro esperienza secolare hanno avuto l’opportunità di conoscere a fondo l’essere umano. Fulcro della narrazione è infatti il discorso di Giorgina, depositaria di 700 anni di saggezza, secondo la quale “l’uomo è come un ladro che arriva di notte e prende ciò che vuole”, così come ha privato gli animali della savana della loro acqua, “un serpente che si ciba della sua stessa coda per sopravvivere”, che ha ridotto il mondo intero a “una macchia nera e oleosa”.
Caratterizzato da un impianto apertamente pedagogico, Animals United affronta argomenti di grande attualità, dai cambiamenti climatici, al saccheggio delle risorse naturali da parte dell’uomo.
Il film ha l'indubbio pregio di affrontare con serietà le tematiche ambientali, sforzandosi di non parlare agli adulti ma utilizzando un linguaggio semplice e divertente a misura di bambini, gli unici e veri destinatari del messaggio: dovranno essere proprio loro a dover difendere gli animali e l'ambiente dalla catastrofe, poiché gli adulti sono troppo indaffarati a distruggerlo. Un messaggio portato dalla figlia del proprietario dell’albergo, l’unica a preoccuparsi del destino che attende gli animali a valle della diga e a collaborare con loro nel liberare l’acqua imprigionata dalle mura umane. Un film adatto ad un pubblico di autentici piccoli e di grandi che si restringono volentieri.

26 gennaio 2011

L'Argentina perde i ghiacciai

Il rapporto di Greenpeace “Futuro negro para los glaciares” evidenzia gli enormi costi sociali collegati all’erosione delle masse gelate. 

Che i ghiacciai stiano retrocedendo non è certo una novità. Ma il fatto che tutti quelli della Patagonia argentina, circa un centinaio, negli ultimi 10 anni abbiano perso in media oltre 35 metri, dà un’idea più precisa di come stiano le cose. Basta guardare le foto del ghiacciaio Ameghino per rendersi conto di come il riscaldamento globale stia distruggendo queste grandi masse fredde che costituiscono la principale riserva di acqua dolce del pianeta. L’Ameghino si trova nel sistema glaciale Campo de Hielo Patagónico Sur, che si estende tra l’Argentina e il Cile ed è la terza calotta polare più grande del mondo (dopo quello dell’Antartide e della Groenlandia) e la più ampia dell’America Latina. Nel giro di 79 anni, però, si è ritirato di quasi 4 chilometri.
«Dall’ultimo rapporto che abbiamo elaborato - spiega Juan Carlos Villalonga, direttore delle campagne di Greenpeace Argentina - e dai dati più recenti stilati dal Programma delle Nazioni unite per lo sviluppo, emerge un quadro allarmante: negli ultimi trent’anni ben 63 dei principali ghiacciai del Campo de Hielo Patagónico Sur si stanno sciogliendo, provocando un aumento del livello del mare di 0,042 mm all’anno». Scorrendo le pagine del rapporto di Greenpeace “Futuro negro para los glaciares” (Futuro nero per i ghiacciai), ci si trova davanti a numeri, tabelle e grafici che raccontano casi come quello del ghiacciaio Viedma, che negli ultimi 70 anni ha perso almeno 50 metri di altezza ed è retrocesso di circa un chilometro, o di quello di Upsala, che ha perso 13,4 chilometri quadrati tra il 1997 e il 2003.
«È importante ricordare che queste masse sono situate ai piedi della montagna. Poi ce ne sono altre, che si trovano a una quota più alta, come quelli delle zone di San Juan o della Rioja. Pur essendo molto più piccole, hanno un ruolo importantissimo, in quanto somministrano acqua dolce e alimentano i fiumi vicini ad aree, come quella di Mendoza, che hanno un clima desertico ma che vivono della produzione vinicola e agricola. Anche questi ghiacciai stanno scomparendo: una situazione che ha un impatto sociale fortissimo», aggiunge Villalonga. Il problema non riguarda solo la Patagonia: dal Kilimangiaro all’Himalaya, tutte le calotte gelate si vanno rapidamente assottigliando, con conseguenze che, secondo tutti gli ambientalisti, saranno nefaste per l’intero pianeta. L’Argentina ha da poco assunto la presidenza del G-77 e dovrà rappresentare l’America Latina alla prossima conferenza sul clima di Durban, prevista per la fine di quest’anno. Un ruolo per niente facile, se si considera che l’intero continente latinoamericano ha un impatto del solo 13 per cento sull’inquinamento mondiale.

25 gennaio 2011

Muzio Scevola Casini



Appuntamento settimanale con Passaparola di Marco Travaglio. Argomento odierno della rubrica, la condanna condanna definitiva a 7 anni per favoreggiamento aggravato dall’intenzione di favorire Cosa Nostra dell'ex-governatore della sicilia Totò "vasa vasa" Cuffaro, l'ignobile puntata incensante di Tv7, approfondimento settimanale del Tg1, su Bettino Craxi e ultimo il Ruby-gate, l'ennesimo scandalo berlusconiano. Sarà l'ultimo?

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24 gennaio 2011

Disastri sempre più frequenti in Europa

Il numero e l'impatto delle catastrofi sono aumentati in Europa nel periodo 1998-2009, secondo quanto conclude la nuova relazione dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA). Il rapporto valuta la frequenza delle catastrofi e i loro impatti sugli esseri umani, l'economia e gli ecosistemi e chiede una migliore gestione integrata del rischio catastrofi in tutta Europa.

La nuova relazione dell'Agenzia “Mappatura dell’impatto dei disastri naturali e tecnologici in Europa”, pubblicata lo scorso 12 gennaio, affronta tre differenti tipi di rischi: idro-meteorologici o legati alle condizioni atmosferiche (uragani, manifestazioni di temperatura estreme, incendi, siccità, inondazioni), geofisici (valanghe di neve, frane, terremoti, eruzioni vulcaniche) e tecnologici (perdite di petrolio, incidenti industriali, fuoriuscita di prodotti tossici derivanti dalle attività estrattive). Secondo il rapporto Ue, e’ difficile determinare la fetta di perdite riconducibile ai cambiamenti climatici, ma e’ probabile che questo fattore sarà sempre piu’ incisivo in futuro, dal momento che si prevede un aumento della frequenza e dell’intensita’ degli eventi estremi.
Le cifre dello studio sono impressionanti. I disastri naturali che hanno colpito l'Europa nel periodo 1998-2009 hanno causato quasi 100 mila morti, colpito undici milioni di cittadini su un totali di 590 milioni di residenti nell'Unione Europea, oltre a 150 miliardi di euro di danni. “La frequenza e l’intensità degli eventi meteorologici estremi sono in aumento a causa dei cambiamenti climatici», è la denuncia contenuta nel rapporto. A questo bisogna poi aggiungere i disastri industriali, ben 339, che hanno provocato ulteriori 159 morti, con danni economici e ambientali “enormi e difficili da quantificare”.

Dieci anni di calamità naturali
In Europa l’ultimo decennio è stato caratterizzato da tragici eventi, che hanno avuto pesanti ripercussioni sia da un punto di vista economico, ma anche in termini di perdita di vite umane e danni per l'ecosistema. Dall’ondata di calore che colpì nell’estate 2003 la Francia, il Portogallo, i Paesi Bassi, la Spagna, la Germania, la Svizzera e il Regno Unito provocando più di 70mila morti, al tragico terremoto del 1999 a Izmit in Turchia che uccise 17mila persone. I più grandi disastri naturali, verificatisi nel decennio in esame, hanno interessato 32 Paesi europei e causato danni per 150 miliardi di euro. Anche se dal 2003 al 2009 non si sono registrati sismi superiori a 6,4 gradi della scala Richter, i terremoti restano la seconda calamità naturale per numero di vittime e la prima per danni.

20 gennaio 2011

Il 2010 del Vaticano - Special Edition

13/03 - Scandalo pedofilia in Germania. La Chiesa sta preparando nuove misure. Più piccole.

21/03 - Irlanda. I bambini cattolici imparano a memoria il Padre Mostro.

31/03 - Secondo la CEI, “il celibato non rappresenta un impedimento o una menomazione della sessualità”. Infatti quello è il matrimonio.

15/04 - Il Papa esorta i preti a portare la luce. Nel frattempo, li invita a fischiare e a battere le mani.

23/04 - Si dimette il Vescovo di Bruges. Ormai si sentono tutti il Papa al culo.

02/05 - “Vi sono vicino”, ha dichiarato Paparatzinger, salutando i cassintegrati della FIAT dalla sua Mercedes.

11/05 - Per il Papa, la pedofilia nella Chiesa era uno dei segreti di Fatima. A me sembrava più uno dei segreti di Pulcinella.

10/06 - Vescovi preoccupati perché la Chiesa incassa sempre meno dall’8 per mille. Ho paura che quest’estate Paparatzinger dovrà rinunciare alle infradito di Prada.

12/06 - Paparatzinger chiede perdono per i casi di pedofilia. Per penitenza, resterà tre anni senza Zecchino d’Oro.

27/06 - Anche Esterino Montino del PD abita in una casa di Propaganda Fide e paga un affitto irrisorio. C’è da dire, però, che uno del PD lo cacci quando vuoi. 

28/06 - Si scopre che il Vaticano ha aperto una società per garantirsi una fetta degli appalti per la ricostruzione dell’Aquila. Scusate ma, per caso, nel Vangelo c’è scritto: “Tu sei Pietro e su questa pietra costruirai la mia new town?” 

19 gennaio 2011

Sea Shepherd cerca volontari a Milano

Ricevo e pubblico volentieri

Milano, 19/01/2011
Si è tenuta lunedì sera al “petit bistrò” di via Tito Livio la riunione dei volontari Sea Shepherd di Milano. Erano in 16, un piccolo numero che segna però un successo, come spiega Filippo, uno dei volontari che un anno fa, insieme a Ico e pochi altri, ha aperto la sede in Italia. Per chi non conoscesse già l’associazione, la Sea Shepherd Conservation Society fu fondata nel lontano 1977 dal Capitano Paul Watson con lo scopo di preservare gli oceani e la vita marina di tutto il mondo. L’associazione si è resa famosa soprattutto grazie alla guerra che le navi Sea Shepherd ogni anno combattono negli oceani di tutto il mondo per salvare le balene dalla mattanza ad opera della flotta di baleniere giapponesi. Molte altre sono le battaglie  di Sea Shepherd e del suo equipaggio. Tra le più conosciute, quella contro il massacro di globicefali nelle isole Far Oer, l’uccisone dei delfini che avviene a Taiji in Giappone (raccontata dal documentario premio Oscar "The Cove") e la spietata esecuzione dei piccoli di foca che ogni marzo colora di rosso il candido ghiaccio del Canada. Ad aiutare il capitano Watson nella difesa dell’ecosistema marino e dei suoi abitanti, ogni anno si uniscono volontari provenienti da tutto il mondo, pronti a lottare per difendere balene, delfini, foche e squali.
Sea Shepherd, che è impegnata anche nel Mediterraneo contro la pesca illegale al tonno rosso (destinato in buona parte ai piatti di sushi nel lontano Giappone), cerca in Italia e in particolare a Milano, volontari di terra. “La cosa più importante è l’informazione e la sensibilizzazione del pubblico” dice Filippo “per questo stiamo cercando di far conoscere l’associazione  il più  possibile anche mediante l’organizzazione di eventi e alla presenza di nostri banchetti durante serate e concerti a Milano. Proprio per questo siamo alla ricerca di volontari che ci permettano di essere presenti in più serate possibili e di organizzare eventi di diffusione e di sensibilizzazione.”

Chiunque sia interessato contatti volontari@seashepherd.it
Per conoscere meglio l’associazione www.seashepherd.orgo il sito italiano www.seashepherd.it

18 gennaio 2011

Un annetto buono (ma neanche tanto) - Special edition

Il meglio di un anno de "Il Misfatto"

Gennaio
- Impotenza. Inventato un metodo per sostituire le pillole di Viagra con uno stimolatore ad ultrasuoni. In casa nessuno si accorgerà del vostro problema, tranne il cane.
- Andreotti compie 91 anni. Cento di questi giorni, Senatore! Tanto, con le attenuanti generiche, non se ne fa più di nove.
- Il Senato commemora la scomparsa di Craxi. Per l’occasione è stato osservato un minuto di ipocrisia.
- Giorno della Memoria. Spopola l’applicazione che permette di scaricare sull’i-Phone i discorsi del Duce. E presto la Apple farà uscire un nuovo modello: l’i-Hitler.

Febbraio
- Visita di Berlusconi a Gerusalemme. Quando ha visto tutta quella gente che percuoteva la fronte sul Muro del Pianto ha detto: “Coraggio. Questo ve lo faccio mettere a posto da Bertolaso”.

Marzo
- Muore l’astrologo Van Wood. Questo per la salute. Molto meglio amore e lavoro.
- La modella Giselle Bundchen dice addio alla passerella. E anche noi alla sua.
- Scatta l’ora legale. Alfano manda gli ispettori.

Aprile
- Muore Santi Licheri, il primo dei giudici pagati da Berlusconi.
- Hugh Hefner compie 84 anni. Grande entusiasmo quando, da una delle conigliette, è uscita una torta.
- Muore Raimondo Vianello. La Mondaini: “Che bara, che noia… Che noia, che bara…”
- Il Papa compie 83 anni. Ormai non è più un ragazzino, quindi in Chiesa almeno lui è al sicuro.
- Padre Pio viene traslato nella cripta fatta placcare con 3 chili d’oro massiccio da Renzo Piano. Poi chi era quello con le mani bucate?

Ruby (lei, non io) per sempre



Appuntamento settimanale con Passaparola di Marco Travaglio. Argomento della rubrica, le penose vicende del Presidente del Consiglio Berlusconi e di Ruby, la minorenne brasiliana che ha probabilmente partecipato a riti orgiastici nella villa di Arcore assieme al premier, Emilio Fede, Carlo Rossella e Lele Mora, nonché numerose altre ragazze. I reati che si profilano per il Capo del Governo sono assai seri e estremamente gravi: "utilizzatore finale di prostituzione minorile", art. 600bis del Codice Penale (contestato invece lo "sfruttamento" a Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti), oltre probabilmente aver indotto ragazze minorenni a esibizioni pornografiche, il famoso bunga bunga. Veronica Lario lo disse più volte tempo fa, ma nessuno le diede troppo ascolto: "mio marito non sta bene, frequenta minorenni". Di quante altre pulci nell' avranno bisogno gli italiani?

Guarda le altre puntate di Passaparola

17 gennaio 2011

Cibi adulterati: un altro reato cancellato

La legge n. 283 del 30 aprile 1962 "Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande", ha tutelato per quasi 50 anni la salute dei consumatori contro le sofisticazioni alimentari nonché la qualità del marchio Made in Italy. Recita infatti la legge:
Sono soggette a vigilanza per la tutela della pubblica salute la produzione ed il commercio delle sostanze destinate alla alimentazione. A tal fine l'autorita' sanitaria puo' procedere, in qualunque momento ed a mezzo dei competenti organi ed uffici, ad ispezione e prelievo di campioni negli stabilimenti ed esercizi pubblici, dove si producano, si conservino in deposito, si smercino o si consumino le predette sostanze. nonche' sugli scali e sui mezzi di trasporto. Essa puo' altresi', procedere al sequestro delle merci e, ove dagli accertameniti eseguiti risulti necessario per la tutela della pubblica salute, alla loro distruzione.
Fondamentale l'art.5:
E' vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere [...] o comunque distribuire per il consumo, sostanze alimentari: 
a) private anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate a sostanze di qualita' inferiore o comunque trattate in modo da variarne la composizione naturale, [...]; 
b) in cattivo stato di conservazione; 
c) con cariche microbiche superiori ai limiti che saranno stabiliti dal regolamento di esecuzione o da ordinanze ministeriali; 
d) insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive, ovvero sottoposte a lavorazioni o trattamenti diretti a mascherare un preesistente stato di alterazione; 
e) adulterate, contraffatte o non rispondenti per natura, sostanza o qualita' alla denominazione con cui sono designate o sono richieste; 
f) colorate artificialmente quando la colorazione artificiale non sia autorizzata o, nel caso che sia autorizzata, senza l'osservanza delle norme prescritte e senza l'indicazione a caratteri chiari e ben leggibili, della colorazione stessa. [...]
g) con aggiunta di additivi chimici di qualsiasi natura non autorizzati con decreto del Ministro per la sanita' o, nel caso che siano stati autorizzati senza la osservanza delle norme prescritte per il loro impiego. [...]
h) che contengano residui di prodotti, usati in agricoltura per la protezione delle piante e a difesa delle sostanze alimentari immagazzinate, tossici per l'uomo. [...]
Ebbene, questa legge è stata abrogata a metà dicembre dello scorso anno. Dopo quella data, la legge che permetteva di perseguitare chi mettesse in commercio cozze tossiche, mozzarelle blu, rosse o a pois viola, maiale, uova e formaggio alla diossina, cibi scaduti e “rinfrescati” con un’ semplice cambio di etichetta è stata cancellata, grazie all’entrata in vigore della legge n. 246 del 28 novembre 2005, la cosiddetta procedura “taglia-leggi”, tanto voluta dal "Semplificatore", il Ministro leghista Roberto Calderoli, che pubblicizzò l'avvio dei lavori con il famoso falò delle vecchie leggi davanti a decine di telecamere. Ancora una volta, la giusta idea di semplificare la pesantissima burocrazia italiana, messa in mano a persone non competenti si è trasformata in un taglio alla cieca. La legge infatti cancella tutte le norme antecedenti al primo gennaio 1970, salvo quelle ritenute "indispensabili alla permanenza in vigore" che sono state elencate. La legge 283 del 1962 sulla tutela degli alimenti nell'elenco non c'è. Dimenticanza, distrazione, volontà? Qualche sospetto viene. Nel 2007 infatti ci fu già un tentativo di depenalizzare questi reati, ma le polemiche fortunatamente bloccarono tutto.
Difficile ora correre ai ripari: da questo momento, e fino all’entrata in vigore di un’eventuale nuova norma, sarà zona franca. Questo vuol dire che non esistono neanche i reati che la legge contemplava e potremmo ritrovarci sulle nostre tavole cotolette alla salmonella, carne vecchia «ringiovanita» con i coloranti, vino adulterato con additivi chimici o peggio con il metanolo, olio di oliva fatto senza olive, farine alimentari con il prione della mucca pazza, mascarpone al botulino, ortaggi con il piombo, salse rese più rosse da sostanze cancerogene, acque minerali ricche in cloroformio, pane e mortadella agli escrementi, mozzarelle prodotte con scarti di formaggi, cozze infettate dal virus dell'epatite o dal vibrione del colera, alici con il parassita anisakis che perfora l'intestino.
Il procuratore Guariniello, che segue il caso delle "mozzarelle blu", ha segnalato il problema al ministro della Salute Ferruccio Fazio che, a quanto dice, si è subito attivato per correre ai ripari. La zona franca, però, ora c’è. Niente più magistratura di mezzo (a eccezione dei casi gravi o mortali in cui subentra il codice penale), niente più sequestri preventivi, niente più blitz dei Nas.
Ancora una volta in Italia non si combatte il crimine ma lo si aiuta. E questa volta anche sulla nostra pelle. Non sono poche le organizzazioni criminali, spesso di stampo mafioso, che fanno della contraffazione alimentare fonte di immensi guadagni. Nell'attesa che qualcuno ponga rimedio a questo disastro, non ci resta che incrociare le dita ogni volta che mangiamo un boccone.


15 gennaio 2011

2010: confermato l'ennesimo anno record

Un gruppo di scienziati provenienti da diverse importanti istituzioni - il Goddard Institute for Space Studies (GISS) della Nasa, NOAA's National Climatic Data Center (NCDC), il Meteorological Agency dal Giappone e il britannico Met Office Hadley Centre - hanno raccolto i dati registrati dalle stazioni di monitoraggio della temperatura sparse per il mondo e hanno stabilito che il 2010, assieme al 2005, ha fatto registrare le temperature più alte degli ultimi 131 anni di misurazione strumentale. Ma quanto è significativa l'analisi di un singolo anno? Non più di tanto, sottolinea James Hansen, direttore del GISS a New York City. Nell'analisi dell'Istituto, per esempio, il 2010 differiva dal 2005 per meno di 0,01 ° C (0,018 ° F), una differenza così piccola che le temperature di questi due anni risultano essere indistinguibili, dato il grado di incertezza del calcolo.
Nel frattempo, il 2009, il terzo anno più caldo è così vicino al 1998, 2002, 2003, 2006 e 2007, con la differenza massima tra gli anni di soli 0,03° C, cosicché le temperature di tutti e sei gli anni sono praticamente sovrapponibili. Anche per il 2010 è molto più importante l'analisi di un contesto più ampio piuttosto che quella del singolo anno. "Certo, è interessante che il 2010 sia stato così caldo, nonostante la presenza de La Niña e un sole incredibilmente inattivo, due fattori che hanno un'influenza sul raffreddamento del pianeta, ma molto più importante della classificazione dei singoli anni sono i trend decennali" ha detto Hansen.
Uno dei problemi che può emergere se ci si focalizza sulla classificazione dei singoli anni, piuttosto che sulla tendenza a lungo termine, è che le temperature registrate possono differire nelle stazioni di rilevamento più seguite, come il GISS, il NCDC, e il Met Office, una situazione che può generare confusione. Per esempio, mentre il GISS aveva precedentemente classificato il 2005 come l'hanno più caldo, per il Met Office era stato il 1998. La discrepanza ha contribuito ad alimentare l'errata percezione che i risultati dei tre gruppi variassero eccessivamente e che contenessero una grosso livello di incertezza. Ciò alimentatò anche la percezione che il riscaldamento globale si arrestò nel 1998. 
"In realtà, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità", ha detto Hansen. Le temperature del globo hanno continuato ad aumentare costantemente.
"I tre documenti ufficiali variano leggermente a causa di sottili differenze nel modo in cui si analizzano i dati, ma i risultati concordano straordinariamente bene", ha detto Reto Ruedy, collega di Hansen al GISS, esperto nell'analisi della temperatura della superficie terrestre.
Tutte e tre le registrazioni mostrano picchi e valli che variano in sincronia virtuale con gli altri dal 1880. Tutti e tre mostrano un riscaldamento negli ultimi decenni particolarmente rapido. E tutti e tre mostrano come l'ultimo decennio sia il più caldo mai registrato nelle misurazioni strumentali.
La temperatura media misurata nel 2010 dagli esperti della Nasa è stata di 0,74 gradi centigradi superiore a quella ottenuta nel trentennio compreso fra il 1951 e il 1980, ed è stata ottenuta attraverso il monitoraggio dell’atmosfera in oltre mille stazioni meteorologiche collocate in ogni continente, dai dati inviati dai satelliti meteorologici, dai punti di osservazione marini, e dalle stazioni scientifiche presenti nel Polo Sud. Ma l’aspetto più preoccupante per gli scienziati della Nasa sta nel fatto che negli scorsi mesi la Nina ha interessato una gran parte dell’oceano Pacifico, influenzando così il clima di tutto il pianeta; e la Nina è un fenomeno climatico che raffredda.
Dunque, se non si fosse manifestato, i rilevamenti sarebbero stati più caldi, come ha spiegato James Hansen del Giss: «Se si epurano i dati della Nina e del Nino che l’ha preceduta, si scopre che l’ultima decade si è riscaldata a una velocità sicuramente superiore rispetto alle due decadi precedenti». I due ultimi inverni, che sono stati particolarmente freddi nell’emisfero boreale, potrebbero trarre in inganno, perché l’aumento della temperatura terrestre prosegue con continuità e paradossalmente il freddo ne è una diretta conseguenza. In Artide, dove le temperature salgono più velocemente che altrove, si sono presentate situazioni meteorologiche molto anomale a causa dello scioglimento dei ghiacci, che spingono verso meridione i venti freddi provocando il clima gelido.
Fatto salvo questo fenomeno, in tutto il resto del pianeta le temperature non hanno mostrato alcuna diminuzione in alcuna stagione dell’anno, e anzi per il futuro prossimo la situazione tenderà a riscaldarsi ulteriormente. In base ad analisi di più lungo periodo, la temperatura si sta innalzando a una velocità di circa un quinto di grado centigrado ogni decennio. Da qui la previsione di Hansen, che ha presentato i dati della ricerca: «Se le condizioni attuali continueranno a rimanere tali, ossia se non si diminuirà l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera, il 2010 conserverà per ben poco tempo il record acquisito». Il 2011 dunque preme per un posto sul podio.

Per approfondimenti:

14 gennaio 2011

L'innovazione agricola è la chiave per ridurre la povertà e stabilizzare il clima

State of the World 2011 fornisce una tabella di marcia per la sicurezza alimentare e gli investimenti agricoli, rivelando 15 soluzioni ad alta e bassa tecnologia che stanno contribuendo a ridurre la fame e la povertà in Africa

Il Worldwatch Institute oggi ha pubblicato il suo rapporto State of the World 2011: "L'innovazione che Nutre il Pianeta", che punta i riflettori sui successi delle innovazioni agricole e porta alla luce le principali conquiste nella prevenzione degli sprechi alimentari, il primo passo per la resistenza al cambiamento climatico, e l'incentivo all'agricoltura cittadina. La relazione fornisce una roadmap per l'aumento degli investimenti agricoli e i modi più efficienti per alleviare la fame e la povertà globali. Scritto da esperti mondiali del settore agricolo, grazie all'esperienza di centinaia di innovazioni che sono già state messe in pratica, la relazione descrive 15 pratiche ambientali già comprovate nella loro efficienza e sostenibilità.
"I progressi mostrati grazie a questo rapporto potranno informare i governi, i politici, le ONG e i semplici donatori che aspirano a eliminare la fame e la povertà, fornendo una chiara via maestra per incentivare e ripetere questi successi altrove", ha detto il Presidente del Worldwatch Institute Christopher Flavin. "Abbiamo bisogno di persone in tutto il mondo che influenzino i governi a impegnarsi nello sviluppo agricolo con supporti a lungo termine per gli agricoltori, che costituiscono l'80 per cento della popolazione in Africa".
State of the World 2011 arriva in un momento in cui molte persone che soffrono la fame in tutto il mondo e le iniziative per la sicurezza alimentare - come il programma "Alimenta il Futuro" dell'amministrazione Obama, il "Global Agriculture and Food Security Program (GAFSP)", il "United Nations World Food Programme (WFP)", e il "Comprehensive Africa Agriculture Development Programme (CAADP)" - possono beneficiare di una nuova visione nei progetti ambientali sostenibili, che sono già all'opera per alleviare la fame e la povertà.