13 agosto 2010

Forse la Terra non sta tanto bene...

Se non sono la prova provata, la "pistola fumante" dell'effetto dell'uomo sui cambiamenti climatici è solo perchè non sono ancora riusciti a dimostrarlo scientificamente. Ma i disastri naturali di questi ultimi tempi in tutto il mondo combaciano drammaticamente con i trend individuati dall'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), secondo il quale è probabile che nel futuro possano ripetersi con frequenza e intensità ancora maggiore. Uno studio pubblicato su Science ha inoltre confermato quanto siano attendibili le previsioni dell'Ipcc, se non addirittura troppo ottimistiche, poichè avevano sottovalutato la velocità di innalzamento del livello dei mari. "Che si tratti di frequenza degli eventi o della loro intensita' praticamente ogni anno si batte qualche record - spiega Omar Baddour, capo del centro dati sul clima dell'agenzia meteorologica mondiale dell'Onu - si tratta di una situazione completamente nuova, ma la successione degli eventi estremi e la loro accelerazione sono conformi alle proiezioni dell'Ipcc. Eventi estremi ci sono sempre stati, ma sembra proprio che stia aumentando la loro intensita". Anche se i climatologi non hanno ancora la certezza che i cambiamenti climatici siano dovuti all'uomo, c'è quantomeno un forte sospetto: "Sono tutti eventi che peggiorano in presenza di un'atmosfera inquinata dai gas serra - spiega Jean-Pascal Van Ypersele, vicepresidente dell'Ipcc - non possiamo giurare che niente di tutto questo sia mai successo negli ultimi 200 anni, ma c'e' un fortissimo sospetto". Insomma, secondo l'Ipcc i dubbi sono pochi e i sospetti molto fondati.

A supporto, arriva un'altra ricerca pubblicata sempre su Science il 18 giugno da Ove Hoegh-Guldberg, biologo marino dell’università del Queensland, che ha raccolto 10 anni di studi sull'impatto dei mutamenti climatici sugli oceani: le emissioni di gas serra di origine umana stanno soffocando gli oceani, distruggendo gli ecosistemi marini e spezzando la catena alimentare. Una serie di cambiamenti irreversibili che il pianeta non viveva da milioni di anni. A farne le spese non sono soltanto le barriere coralline o i ghiacci polari che si sciolgono, ma milioni di persone in tutto il mondo che vivono grazie alle risorse marine. Hoegh-Guldberg spiega che gli oceani sono i polmoni della Terra, producono la metà dell’ossigeno presente in atmosfera e assorbono il trenta per cento dell’anidride carbonica di origine artificiale. Ma il delicato equilibrio dell'ecosistema marittimo si sta per rompere. Il mare sta rapidamente diventando più caldo e acido, la circolazione oceanica sta cambiando e si stanno espandendo sempre più le cosiddette “zone morte”, nelle quali la vita è pressoché assente per il bassissimo contenuto di ossigeno. Tutto questo si ripercuote sui principali ecosistemi marini: le barriere coralline stanno sbiancando e morendo a causa delle acque troppo acide, le “foreste” di alghe laminarie, grandi produttrici di ossigeno, muoiono esattamente come gli alberi abbattuti sulla terraferma. “Se continuiamo a percorrere questo cammino – spiega lo scienziato – arriveremo a una condizione che noi come umani non abbiamo mai sperimentato. È chiaro che la Terra non ce la fa senza gli oceani. Questa è l’ennesima prova che siamo sulla buona strada per la prossima estinzione di massa”.
Ma il politicante di turno potrebbe tranquillamente controbattere che sono le solite esagerazioni di pochi disfattisti. Forse. Ma queste sono opinioni. E allora andiamo andiamo a fare un analisi oggettiva, senza voler creare alcun allarmismo, perchè gli avvenimenti storici sono fatti e in quanto tali non opinabili. A meno che, in pieno stile orwelliano da 1984, non decidiamo di riscrivere anche il passato.

10 agosto 2010

La politica dei porci

Gli animali della Fattoria Padronale (Manor Farm), maltrattati e sfruttati dal loro padrone, Mr. Jones, vengono a conoscenza del sogno di un vecchio e saggio verro della fattoria, chiamato Vecchio Maggiore e rispettato da tutti. In questo sogno, gli animali sono liberi dal giogo dell'uomo, i soli artefici del proprio destino. Infatti Vecchio Maggiore, oltre a riferire il suo sogno, fa notare a tutti gli animali della fattoria come il loro unico nemico sia l'uomo, l'unico animale che consumi senza produrre, arrivando a formulare questa massima: «Tutto ciò che ha quattro gambe o ali è buono, tutto ciò che ha due gambe è cattivo», sintetizzato dalle pecore in «Quattro gambe buono, due gambe cattivo». Per concludere il suo insegnamento, Vecchio Maggiore insegna agli altri animali un canto che aveva appreso da piccolo e che profetizzava la liberazione degli animali in un tempo futuro. Quando il Vecchio Maggiore muore, il suo sogno è tenuto in vita dai maiali Napoleon e Palla di Neve.
Il signor Jones, diventato ormai un alcolista, trascura sempre più la fattoria fino a quando un giorno agli animali non viene data la razione di cibo e le mucche non vengono munte; non resistendo più, gli animali sfondano i recinti per andare a cibarsi da soli, mentre Jones e gli altri uomini si scagliano contro di loro. Spontaneamente, gli animali iniziano a combattere contro gli umani e riescono a cacciare questi dalla fattoria, che diventa di loro esclusiva proprietà ed è ribattezzata "Fattoria degli animali" (Animal Farm) e creano sette comandamenti, ispirati al sogno del Vecchio Maggiore, ai quali decidono di obbedire. I comandamenti sono (tra parentesi le frasi aggiunte successivamente dai maiali per giustificare le loro azioni):
Qualunque cosa cammini su due zampe è un nemico.
Qualunque cosa cammini su quattro zampe o abbia le ali è un amico.
Nessun animale deve indossare vestiti.
Nessun animale deve dormire in un letto.
Nessun animale deve bere alcol.
Nessun animale deve uccidere un altro animale.
Tutti gli animali sono uguali.
Ben presto, tuttavia, emerge tra loro una nuova classe di burocrati sfruttatori, formata dai maiali, gli stessi che avevano incitato il "popolo" a ribellarsi dall'oppressore. Essi, con la loro astuzia, il loro egoismo e la loro cupidigia si impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più ingenui e semplici.
Tra questi i più potenti sono Napoleon e Palla di Neve, i quali aspirano a concentrare tutto il potere nelle loro mani. Ma ben presto, nascono dei conflitti tra Napoleon e Palla di Neve, poichè quest'ultimo vorrebbe estendere la rivoluzione anche alle altre fattorie, mentre Napoleon è contrario, e la sua ambizione a diventare l'unico comandante sarà sempre più palese. Si prenderà cura infatti dell'educazione, in gran segreto, di alcuni cuccioli di cane, isolandoli dagli altri animali, che diventeranno poi la sua milizia personale, pronta a eliminare ogni dissidente. 

Libera satira in libero stato - Inediti

Febbraio 2010
- Terremoto nella Protezione Civile. Bertolaso estratto ancora vivo da un cumulo di gnocca.
- Chiariti i motivi delle critiche di Bertolaso alla macchina degli aiuti americani ad Haiti: due giorni sull’isola e ci fosse stato uno che gli avesse rimediato un puttanone!
- Tutti concordano che Bertolaso rimane, malgrado tutto, un “uomo del fare”. Ora resta da capire quante se n’è fatte.
- Terremoto nella Protezione Civile. Straordinaria la macchina dei soccorsi approntata a tempo record dal PdL. Berlusconi promette a Bertolaso decine di nuovi casini in legno.
- Bertolaso non lascia la Protezione Civile. C’era d’aspettarselo. Non è nel suo stile abbandonare il luogo del disastro.
- Dopo Obama, anche il nostro La Russa dice sì ai gay nell’Esercito. Cambieranno però le regole di ingaggio: vietato tirare i capelli.
- Roma. Assaltano un supermercato indossando le maschere di Fini e D’Alema. Presi da un agente mascherato da Di Pietro. Proteste dall’UDC per l’ennesima esclusione di Casini. E Fassino c’è rimasto male perché sarebbe stato perfetto come palo.
- Dal test antidroga risulta che un onorevole era positivo alla cocaina. Giovanardi dice che è impossibile stabilire chi è ma, trattandosi di analisi sul capello, almeno uno lo possiamo escludere a priori.
- Scienziati americani sostengono di aver trovato tracce di materia oscura sulla Terra. Si troverebbe sulla testa di Berlusconi.
- La Cassazione prescrive la corruzione in atti giudiziari di Mills. Come al solito in Italia finisce sempre tutto a scandalucci e vino.
- Regionali. Berlusconi vuole candidati puliti. E, possibilmente, con poco trucco e un tubino nero.
- Bigazzi allontanato da “La Prova del Cuoco” per aver spiegato come si cucina un gatto. Lui si giustifica: “Non si vive di solo cane”.
- Il TG1 riporta la “prescrizione” di Mills come una “assoluzione”. La regola d’oro del giornalismo di Minzolini: i fatti separati dall’informazione.
- Berlusconi ha deciso di cambiare look. Ormai non sa più a che sarto votarsi.

Marzo 2010
- Daniela Santanchè è stata eletta Sottosegretario. Anche se a lei piace stare sopra.
- Il Tribunale di Milano non considera “legittimo impedimento” per il Premier il CdM di oggi. In fondo, quando mai i suoi Ministri gli hanno impedito di fare il cazzo che gli pare?
- Minzolini rivela: “Balducci era una mia fonte in Vaticano”. Infatti, tra i seminaristi era conosciuto come “gola profonda”.
- Bruxelles dice sì alla patata geneticamente modificata. Oh, era ora che legalizzassero la mia bambola gonfiabile!
- Fini chiede una classe dirigente di qualità. Giusto! E’ ora di dire basta ai Premier geneticamente modificati!
- Lippi non convoca Balotelli in Nazionale. L’azzurro col marrone è un pugno in un occhio.
- Egitto. Gli imam minacciano uno sciopero per il mancato rinnovo del contratto nazionale. Alla fine, il Governo accetta di portare a 73 le vergini promesse in paradiso.
- Dopo iMussolini, nuova applicazione per i telefonini Apple: iSilvio. Una raccoglie le assurde farneticazioni del dittatore, mentre l’altra è dedicata ai nostalgici del Duce.
- Tensioni prima del voto, minacce e picchetti, chi grida al golpe, chi invoca l’intervento degli osservatori internazionali… E’ successo in Iraq o in Italia? Via alle telefonate da casa!

da Il Misfatto, inserto satirico della domenica de Il Fatto Quotidiano, 8 agosto 2010

9 agosto 2010

Spatuzza e il sasso in bocca



 Appuntamento settimanale con Passaparola di Marco Travaglio. Argomento della puntata, le intimidazioni del governo Berlusconi al pentito di mafia Gaspare Spatuzza e l'accanimento legislativo contro i collaboratori di giustizia, mentre la legge sui pentiti voluta da Falcone, e pagata con la sua vita, era volta a tutelare e proteggere coloro i quali decidevano di collaborare con la giustizia. Legge poi snaturata nel 2001 dal centro-sinistra e centro-destra insieme quando si decise che i pentiti erano troppi. Il governo infatti decise che non erano i 30mila mafiosi irriducibili a essere troppi, ma i 1200 pentiti. Questa legge folle, la Fassino – Napolitano (e non Berlusconi) ha tolto molti benefici ai pentiti, molte attenuanti e in più obbliga i collaboartori a dire tutto entro 6 mesi, altrimenti perdono il diritto all'entrata nel programma di protezione e ai quei pochi privilegi ancora concessi.
"Perché a Spatuzza è stata negata la protezione dal governo Berlusconi dopo che ha parlato di Berlusconi? Perché l’ha detto fuori tempo massimo? No, perché ha parlato di Berlusconi, ce la vogliono raccontare, ci vogliono dire che stiamo diventando come gli americani, ma la testimonianza di Dick Martin ci dimostra che il modello americano è esattamente quello che aveva importato Falcone in Italia e che abbiamo abbandonato grazie alla destra e alla sinistra infami che ci toccano in sorte nel 2001. Non ce l’hanno con Spatuzza perché parla in ritardo, ce l’hanno con Spatuzza perché parla di Berlusconi!" 
Guarda le altre puntate di Passaparola di Marco Travaglio

8 agosto 2010

Fantapolitica o realtà?

In un futuro prossimo, l’anno 1984, il potere sulla Terra è concentrato in tre grandi superstati, tre potenze totalitarie perennemente in guerra tra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia, che sfruttano la guerra perenne per mantenere il controllo totale sulla società. In Oceania, la cui città principale è Londra, la società è amministrata secondo i principi del Socing (il socialismo inglese) e governata da un onnipotente partito unico con a capo il Grande Fratello, onniscente e infallibile, un personaggio che nessuno ha mai visto e che tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini. Sotto il Grande Fratello c'è il Partito interno, quello esterno e la gran massa dei sudditi. Telecamere e microfoni posizionati dappertutto controllano i cittadini e la Psicopolizia si occupa di eliminare con solerzia coloro che dissentono dalle linee del partito. Ovunque campeggiano enormi manifesti che ritraggono il Grande Fratello insieme agli slogan del partito: «La guerra è pace», «La libertà è schiavitù», «L’ignoranza è forza».
La capitale Londra è la sede del Ministero dell’Amore, del Ministero dell’Abbondanza, della Pace e della Verità; in quest'ultimo lavora il protagonista del romanzo, Winston Smith, un membro subalterno del partito, incaricato di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, così come di modificare la storia, attraverso l'alterazione di articoli di giornale, documenti e libri passati, in modo da rendere riscontrabile e veritiere le previsioni fatte dal partito, contribuendo così a far credere nell’infallibilità di esso. Il MinVer si occupa inoltre di ridurre le possibilità espressive della lingua.
Il risultato di questa società è che non è possibile vivere in maniera differente dagli usi e costumi imposti; non è possibile amare, non è possibile ricordare, ma soprattutto non è possibile pensare. Ma per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Winston odia il partito e comincia a condurre un'esistenza ispirata a principi opposti a quelli inculcati dal regime: tiene un diario segreto (reato gravissimo), ricostruisce il passato, si innamora di una collega di lavoro, Julia, e dà sempre più spazio a sentimenti individuali. Nonostante il partito imponga la castità (il sesso è permesso al solo scopo di procreare) Winston e Julia diventano amanti e decidono di collaborare con un’organizzazione clandestina di resistenza chiamata “Confraternita”. Ma una volta confidatisi con O’Brien, un collega e amico, si scopre che questi è un membro della psicopolizia, governata dal Minamor, il Ministero dell’Amore, la cui funzione è torturare i dissidenti.
Smith viene arrestato, sottoposto a torture e a un indicibile processo di degradazione. Il fine di O’Brien è insegnare a Winston la tecnica del Bipensiero attraverso tre fasi: apprendimento, comprensione, accettazione. Non è sufficiente confessare e sottomettersi: il Grande Fratello vuole avere per sé l'anima e il cuore di ogni suddito prima di metterlo a morte.
La prima fase consiste nell’infliggere un dolore di intensità sempre crescente al condannato in modo che egli accetti una realtà che non è tale. Winston riesce a resistere alla prima fase e, nella seconda, egli capisce di essere “l’ultimo uomo in Europa” (il primo titolo che Orwell aveva pensato di dare al libro), vale a dire l’ultimo guardiano dello spirito umano, e di avere l’aspetto — dopo le innumerevoli torture subite — di uno scheletro; ma è felice perché è conscio di non aver tradito Julia.
Nella terza fase, Winston — che ha ancora qualche pensiero non ortodosso — viene portato nella Stanza 101. In questa stanza non è contenuto uno strumento di tortura preciso: esso infatti consiste nella materializzazione del peggior incubo di ogni persona. Per il protagonista è prossima una maschera con dentro due topi (la sua fobia peggiore) che O’Brien sta per mettergli sul volto. E viene definitivamente sconfitto quando, per fermare O’Brien, urla «Fatelo a Julia», perdendo il suo ultimo sentimento umano. Winston apprende dunque da O’Brien i principi fondamentali del sistema sul quale si fonda lo stato e scopre che non è sufficiente confessare e obbedire alle regole, ma che il Grande Fratello vuole possedere anche l’anima e il pensiero dei suoi sudditi. Anche la stessa “Confraternita” è stata creata ad arte dalla Psicopolizia come esca per individuare potenziali dissidenti. Alla fine, Winston viene costretto a cedere: rinuncia all’amore per Julia e al libero pensiero, sottomettendosi e amando completamente il Grande Fratello, e pronto a consegnarsi nelle mani del boia autenticamente convinto della propria colpevolezza.

7 agosto 2010

Francia: la fine del berlusconismo nella corruzione

Le Monde, 3 agosto. Italia: la fine del “berlusconismo” si gioca su uno scenario di corruzione.

Ancora una volta, ha attaccato i giudici e la stampa d’opposizione. I primi per aver messo in luce, in molteplici inchieste, una vasta rete di influenze, di corruzione ed affari in cui si trovano, alla rinfusa, magistrati, politici ed imprenditori; la seconda per averne parlato. Poi Silvio Berlusconi, alla ricerca di un contrattacco nel momento in cui il suo potere s’indebolisce, ha lanciato l’operazione “Memoria”, chiedendo ai dirigenti del suo partito, il Popolo Della Libertà (PDL), di ricordare tutto ciò che lui ha realizzato dal suo primo governo, nel 1994. Il presunto passato idilliaco per scongiurare presente e futuro?
Il presente è nauseabondo. Giorno dopo giorno, le inchieste dipingono l’immagine di un paese dove la corruzione avrebbe infettato tutti i poteri. Prima un ministro – Claudio Scajola – che deve dimettersi dopo aver visto il suo appartamento pagato da un imprenditore edile. Poi un altro – Nicola Cosentino – che lo imita per aver cercato di creare una campagna diffamatoria ai danni di un avversario politico. Quindi un dirigente del PDL – Denis Verdini – che s’interessa agli appalti per l’energia eolica in Sardegna.Dopo ancora, è il presidente della corte d’appello di Milano che fa pressione sulla Corte costituzionale affinché questa approvi una legge che mette Berlusconi al riparo dalle inchieste giudiziare che lo riguardano durante il suo mandato.
Tutti questi personaggi si conoscono, si frequentano, si danno appuntamento nei palazzi romani o in discreti ristoranti sulle autostrade per dividersi la torta degli appalti – dalla ricostruzione dell’Aquila ai lavori per il 150mo anniversario dell’unità d’Italia – ed i frutti dei traffici d’influenza. La stampa evoca una loggia P3 come riferimento alla loggia massonica P2 – che riuniva uomini politici, magistrati, poliziotti, e fu legata agli attentati terroristici degli anni ‘80 – come se, in trent’anni, nulla fosse cambiato.
Da aggiungere al quadro, bisogna ancora ricordare la riapertura delle inchieste sugli assassinii dei giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel 1992. Magistrati e poliziotti si dicono ormai sul punto di fornire la prova dell’assenso o della complicità di una parte deviata degli organi dello Stato. Infine è la volta di una retata nei confronti della mafia calabrese – la ‘Ndrangheta – che mostra come questa sia radicata nel sistema sanitario della regione Lombardia.

5 agosto 2010

Crisi politica: dicono di noi

Germania: Fine di un’amicizia politica
Die Wielt, 31 luglio. Se nella bella Italia c’è qualcosa di attendibile allora è la crisi politica. Stavolta due dei tre grandi della coalizione del governo di centro destra, il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi e il presidente della camera Gianfranco Fini hanno rotto definitivamente. Fini, a detta di Berlusconi, deve essere espulso dal partito del Popolo delle Libertà. Dietro c’è più di uno scontro personale di politica: la coalizione di governo è in difficoltà.
Il fatto che Berlusconi abbia compiuto tale passo, chiarisce la drammaticità di un processo di disgregazione già in atto da tempo. La coalizione parlamentare poggia, detto brutalmente, su tre pilastri: sulla formazione simil partitica Forza Italia di Berlusconi, sul partito postfascista Alleanza Nazionale di Fini, poi trasformato in gruppo di centrodestra e sulla federalista Lega Nord di Umberto Bossi, di natura sostanzialmente separatista. Berlusconi non è mai stanco, di vantare gloriosamente la forza storica di questa alleanza, in cui si riuniscono come nuovo partito Popolo delle Libertà questi ultimi due partiti: alla fine che sia uno schieramento borghese chiuso in sé stesso, che garantisca la durata della maggioranza contro la sinistra. Ultimamente invece le tre fazioni non vanno più tanto d’accordo, come Berlusconi ha invece continuato ad affermare.
Ora in primo luogo è proprio lui che nega di confezionarsi leggi ad personam e soprattutto di presentarsi in scena come un invincibile Superman. Questo funziona certo grazie alla forza e allo charme di Berlusconi, ma non contribuisce affatto a creare un’alleanza tra pari al di fuori della coalizione di regime. In secondo luogo Bossi, che certo dal punto di vista politico economicoè in sintonia col capo di governo concentrato sul nord in egual misura, ma che però con il suo partito resta un’illusione separatista. E infine c’è Fini, che da molto tempo non si preoccupa più, di nascondere il suo scontento sullo stile autocratico di Berlusconi. Fini ha riconosciuto che è stato un errore rinunciare alla posizione di un proprio partito. Il suo tentativo di trovare ascolto e peso nel governo sembra fallito. Adesso tenta, lui che una volta era l’erede di Berlusconi, di formare una formazione propria, e forse un proprio partito. Tutto ciò mostra come anche in Italia – proprio in Italia – non c’è uno schieramento che rappresenti i cittadini.


Spagna: Il declino del berlusconismo

4 agosto 2010

Sponsor cercansi: c'è crisi!

Quella caduta di pezzi di malta a maggio non era un sintomo di buona salute. La facciata del Colosseo, rovinata dalle intemperie e annerita dall’inquinamento delle auto (due mila vetture all’ora, secondo gli ecologisti), offre ai turisti un triste spettacolo. E c'era già chi prevedeva crolli più importanti come quello di due mesi prima nella vicina Domus Aurea. 
"Finché esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo", ammoniva il venerabile Beda nel VII secolo.
Ora, però, per il monumento voluto dall'imperatore Vespasiano, dovrebbe (il condizionale è d'obbligo in Italia) aprirsi una nuova fase, finalmente decisiva: il ministero per i Beni Culturali ha appena presentato, insieme al Sindaco Alemanno, il nuovo progetto per il restauro del Colosseo, il cui bando è stato pubblicato oggi sul sito del Commissario per le Aree Archeologiche di Roma e sulla Gazzetta Ufficiale. Servono 25 milioni di euro per completare o iniziare un lungo piano di interventi, per restituire tutto il suo lustro al monumento simbolo di Roma, attualmente in uno stato pietoso: il restauro del prospetto settentrionale e meridionale, la sostituzione delle chiusure dei fornici del primo ordine con cancellate, la revisione e restauro degli ambulacri del primo e secondo ordine, la revisione, restauro e consolidamento degli ipogei, l'adeguamento e integrazione degli impianti (elettrico, videosorveglianza, allarme) e infine la realizzazione di un centro servizi da 1.500 mq nella piazza antistante, per poter inoltre liberare il monumento dalla biglietteria, dalla libreria e dalle toilettes. Una cifra di poco inferiore agli intrioti totali del 2009 del complesso "Colosseo, Palatino e Foro Romano", quasi 30 milioni e mezzo di euro secondo i dati del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che rende il complesso stesso di gran lunga il più remunerativo del paese, con gli Scavi di Pompei al secondo posto con appena 16,3 milioni. In una decina d’anni, infatti, il Colosseo è passato da uno a sei milioni di visitatori all’anno, grazie tra l’altro al successo planetario del film di Ridley Scott « Il Gladiatore » (2000).

“Ci troviamo di fronte ad una sfida importantissima, che sarà un esempio a livello nazionale ed internazionale per unire le forze del privato e del pubblico”, ha spiegato Gianni Alemanno, che durante una conferenza stampa ha citato come esempio il restauro degli affreschi di Michelangelo alla cappella Sistina effettuati grazie ad una sponsorizzazione. I lavori potrebbero iniziare entro quest'anno (il termine prefissato per il bando è il 30 novembre) e scaglionarsi su due anni, ha indicato il Ministro della cultura, che ha sottolineato “la necessità di trovare uno sponsor per finanziare i lavori a causa del difficile contesto economico”. Strano perchè tutti, per lungo tempo, si sono rifiutati di parlare di crisi, che ovviamente va ad investire tutti i settori. E poi, tutto ad un tratto, ne siamo fuori, senza mai capire quando ci siamo passati. Eppure non ci sono i soldi per la manutenzione di uno dei più importanti monumenti italiani, forse il più conosciuto al mondo. Ma non è certo un mistero lo stato di degrado in cui imperversa il patrimonio artistico, culturale e archeologico italiano.
Verranno tuttavia imposti dei limiti al ricorso alla pubblicità: le impalcature non potranno esporre il logo dell’impresa sponsor, che dovrà ricorrere a strategie di comunicazione “compatibili con i valori e il decoro del Colosseo”, come si legge nel comunicato. Il messaggio dell’azienda dovrà “essere innovativo e non invadente”, dovrà anche “contribuire a mettere in evidenza il valore culturale del restauro”. È altresì vero però che le aziende abbiano un concetto molto particolare di decoro e di non-invadenza quando si tratta di pubblicità.

Leggi anche: Magic Italy? Bad Italy!

3 agosto 2010

Vaticano: un'istituzione molto italiana

The Guardian, 27 luglioLa reazione alle rivelazioni sulla presenza di preti omosessuali evidenzia la sudditanza della stampa italiana – e la soddisfazione del Vaticano.

Uno degli aspetti più interessanti delle rivelazioni sulla doppia vita di alcuni preti cattolici a Roma è il modo in cui la faccenda è stata gestita dai media italiani. Panorama, il settimanale che ha realizzato l’inchiesta, ha informato il resto della stampa lo scorso giovedì pomeriggio. La più importante agenzia stampa italiana, l’Ansa, ha diffuso un breve comunicato sull’esclusiva della rivista alle 5:32 del pomeriggio. Per le sette di sera era la sesta notizia più cliccata del giorno.
Eppure, nessun quotidiano nazionale ha ripreso la notizia uscita su Panorama. Soltanto il giorno dopo – quando la diocesi romana aveva già replicato, con un comunicato in cui rimproverava la rivista di aver “diffamato tutti i preti” – la stampa italiana se l’è sentita di scrivere articoli “equilibrati” sulla vicenda, aprendo in prima pagina con il consiglio della diocesi rivolto ai preti omosessuali di “venire fuori” – e andare via.
Perché tutta questa riluttanza? Alcuni sicuramente sosterranno che l’articolo, accompagnato da fotografie di preti mezzi nudi, tra i quali uno che indossava ancora il colletto da prete, è un’oscenità totale. Non sono d’accordo. E’ andato fino al cuore del paradosso, chiamiamolo così, che è alla base di molti degli attuali problemi della chiesa cattolica. Mentre si tace sul il sesso omossessuale denominandolo una deviazione e s’insiste sul celibato in un’era in cui i membri eterosessuali del clero non se la possono più cavare con l’ipocrisia di essere dei “custodi”, in quasi tutti i Paesi sviluppati il Vaticano sta gradualmente creando un clero in predominanza omosessuale. La stima più affidabile afferma che circa la metà dei preti cattolici americani siano omosessuali.
La storia ha un’altro risvolto intrigante. Panorama è di proprietà del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Non ci possiamo aspettare che lui conosca tutto il materiale in uscita su tre emittenti televisive, due quotidiani e un settimanale d’informazione influenzato dalla sua famiglia. Ma è difficile credere che lui, oppure i suoi più stretti collaboratori, non siano stati avvertiti dell’esclusiva spettacolare di Panorama. Eppure, nei tre giorni successivi alla pubblicazione, nessuno, in un Paese ossessionato con la teoria del complotto, ha pubblicamente posto domande imbarazzanti riguardo un possibile collegamento tra i proprietari di Panorama e una vicenda che ha messo il Vaticano in forte imbarazzo.
Abbiamo dunque tra le mani un esempio di qualcosa che si ripercuote ben oltre l’Italia – la deferenza con cui vengono trattati il Vaticano e la chiesa da esso amministrata da parte dei mezzi di comunicazione più vicini allo stesso Vaticano.

I dispiaceri della carne - III parte

Secono il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, il consumatore italiano può mangiare in serenità, in quanto la sicurezza della filiera alimentare è assoluta, compresa la carne, e tutti gli standard europei vengono rispettati. Se però si vanno a guardare i dati relativi ai controlli sulle carni macellate, si scopre che si spazia da uno 0.5% di carni analizzate per i bovini, allo 0.03% per i volatili, inferiore agli standard imposti dalla direttiva UE, al contrario di quanto affermato dal Sottosegretario Martini.
E il problema del "doping" è ogni anno più allarmante, ma allo stesso tempo più raffinato, capace di sfuggire ai controlli. Controlli che ci sono, "..ma altrettanto vero è che pochi veterinari hanno voglia di discutere con la camorra".

Ecco le principali sostanze a rischi nel settore carni, con riferimento alla direttiva europea 2008/97/CE, la quale è stata rettificata in Italia con il D.lgs.148-2009:

Tireostatici
Cancerogeni, utili per aumentare la ritenzione di acqua nei tessuti, sono stati i primi a sollecitare l'intervento delle autorità per la loro pericolosità. Formalmente non dovrebbero essere usati, ma c'è un commercio illegale: costano poco e rendono molto. 

Ormoni femminili e maschili
Vietati. Vengono somministrati per aumentare negli animali la produzione di proteine, cioè di muscolo. Si legano ai recettori presenti a livello muscolare e possono passare, sia pure a dosi minime, nel cibo umano. C'è il rischio che provochino, nelle persone, malformazioni all'apparato genitale e forme tumorali: "...in base a recenti e consistenti prove scientifiche, l’estradiolo-17ß deve considerarsi una sostanza assolutamente cancerogena in quanto è causa d’insorgenza di tumori e ne favorisce lo sviluppo e che i dati attualmente disponibili non consentono di stimare quantitativamente i rischi per la salute umana". Sono state descritte sindromi di ginecomastia, sviluppo prepuberale del seno, poi scomparse con l'abolizione della carne dalla dieta. Possono creare problemi di tossicità cronica. 

Beta agonisti
Vietati. Favoriscono la produzione di molecole proteiche, muscolari, a svantaggio di quelle adipose. Possono legarsi alle proteine ed entrare, a dosi bassissime, nell'alimentazione umana. L'accumulo può collaborare a peggiorare forme cardiache e polmonari, ma anche predisporre a forme tumorali.
Cortisonici Permessi, ma soggetti a un uso sotto controllo medico veterinario. Favoriscono la ritenzione di acqua e aiutano a conservare l'aspetto florido degli animali quando finisce l'effetto delle altre sostanze. A livello umano, posso incidere sul funzionamento dei reni e sono pericolosi per chi soffre di cuore. 

2 agosto 2010

Pubblici ministeri al guinzaglio



Appuntamento settimanale con Passaparola di Marco Travaglio. Argomento della puntata, la proposta di legge sulle separazioni delle cariche di giudici e pubblici ministeri e l'analisi dell'ordinamento giudiziario negli Stati Uniti e negli altri paesi europei, con i loro pro e contro.

Guarda le altre puntate di Passaparola di Marco Travaglio

1 agosto 2010

La Svezia racconta le vicende italiane

Dagens Nyheter, 26 luglio. La cinghia si stringe intorno a Berlusconi
Ultimamente il vento non tira a favore per Silvio Berlusconi. Durante l’estate è stata scoperta una rete di uomini influenti che cercava di influenzare la magistratura del Paese. Nel corso degli ultimi mesi Berlusconi ha dovuto sacrificare due Ministri e un Sottosegretario per non far affondare la barca del Governo.

Gli scandali dell’anno scorso con le escort al palazzo del governo italiano appaiono una innocente festa di compleanno in confronto alle rivelazioni che sono venute alla luce le ultime settimane. Un’inchiesta di corruzione riguardante un grosso investimento nell’energia eolica in Sardegna ha portato alla luce un’intricata loggia di cui farebbero parte politici, giudici e imprenditori. A differenza di precedenti scandali, che hanno rivelato una lunga serie di imprenditori alquanto loschi attorno a Berlusconi, questa volta non si è solo trattato di guadagnare soldi.
La loggia è immediatamente stata chiamata P3 dai media italiani, alludendo ad un allungamento della loggia P2 (Propaganda due) degli anni ’70 e ’80 che aveva un piano a lungo elaborato il quale mirava all’attività sovversiva in Italia. Una loggia storica di cui Berlusconi stesso ha fatto parte (numero di iscrizione 1816). Questa volta invece, non si tratta solo di pianificare un colpo di Stato o infiltrare i servizi segreti: secondo i magistrati, i quali basano la loro indagine su diverse intercettazioni, la P3 è stata una rete per controllare la magistratura del Paese in modo da poter ottenere sentenze a favore di Berlusconi.
Il nome di Berlusconi non viene mai menzionato nelle intercettazioni, ma diversi dei suoi collaboratori sì: tra loro il Senatore Marcello Dell’Utri, già condannato per legami con la mafia. I magistrati sono tuttavia convinti che quando i membri della P3 al telefono parlano del “cesare”, essi facciano riferimento a Berlusconi. Le intercettazioni mostrano un’attività intensa durante l’anno scorso quando la P3 sistematicamente ha cercato di contattare giudici. Un giudice è perfino stato invitato a cena – presso la Corte Costituzionale. Questo per cercare di convincere la Corte a giudicare a favore di Berlusconi. Il tentativo è fallito e ad ottobre la Corte ha proclamato che la nuova legge, che doveva procurare l’immunità al Premier, era incostituzionale.
Oggi Berlusconi appare sempre più debole. Da una parte l’ex collaboratore di coalizione, Gianfranco Fini, ha messo in evidenza la questione morale e la corruzione all’interno del PdL. Fini è rimasto nel partito, ma ha istituito una propria falange. Dall’altra parte il partito di governo Lega Nord è scontento del modo in cui Berlusconi ha condotto la politica in merito ad un’ulteriore indipendenza economica per il ricco Nord Italia. In vista del rischio di perdere un voto di fiducia, Berlusconi ha immediatamente scelto di sacrificare il suo sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Nicola Cosentino, sospettato, tra l’altro, di avere legami con la Camorra a Napoli.
Questa primavera il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, si è dimesso. Aldo Brancher invece, non è durato più di tre settimane come Ministro per il Federalismo. Una nomina che, alla luce dei fatti, appare sempre più un favore amichevole fatto a Brancher perché non si dovesse presentare in Corte per un processo che lo vedeva accusato di aver accettato tangenti.
Nel caldo estivo di luglio è dunque cominciato l’autunno per Berlusconi. I suoi consensi sono ai minimi storici, 39 percento, ed è passato un po’ di tempo dalla sua ultima dichiarazione standard per rispondere alle critiche; quella di indire le elezioni anticipate. Berlusconi continua tuttavia sempre a sottolineare che non ha intenzione di lasciare prima del termine del suo mandato nel 2013.


Dagens Nyheter, 30 luglio. Litigio porta alla crisi di governo in Italia
Nuove elezioni si avvicinano in Italia da quando il disaccordo tra il primo ministro Silvio Berlusconi e il suo vecchio sostenitore Gianfranco Fini si è incendiato fino a diventare guerra aperta.