17 luglio 2010

Svezia: Basta, Berlusconi!

Dagens Nyheter, 13 luglio. La politica italiana è ancora fondata in grande misura sulla corruzione. E la situazione non è destinata a cambiare, fintanto che Silvio Berlusconi resterà presidente del consiglio.
Silvio Berlusconi è abituato alle bufere. Ma quest’anno il Primo Ministro italiano non ha fatto in tempo ad uscire da una crisi prima che ne iniziasse un’altra. Per giovedì Berlusconi ha indetto un voto di fiducia al parlamento, ma nonostante i partiti di governo godano di un’ampia maggioranza, la vittoria non è scontata. La votazione, paradossalmente, riguarda una manovra di austerità economica a cui lo stesso Berlusconi all’inizio era contrario. Si è detto a lungo che l’Italia, sotto la sua saggia dirigenza, non fosse stata colpita dalla crisi finanziaria così duramente. È vero che il PIL è sceso più del 5% l’anno scorso in contemporanea all’aumento del deficit, ma è servita una lunga opera di persuasione da parte del ministro dell’economia per far sì che Berlusconi accettasse la manovra economica.
Quattro anni di stop all’aumento degli stipendi nel settore pubblico e la diminuzione dei contributi ai comuni non sono di certo provvedimenti popolari. Il sostegno a Berlusconi è in calo. Ma sono le crescenti fratture all’interno della coalizione di governo a rendere il voto di fiducia un thriller.
Il Popolo della Libertà, così si chiama il partito di Berlusconi, fu costituito quando la sua Forza Italia si unì al partito di destra di Gianfranco Fini. Attualmente i loro scontri sono sempre più pubblici. Fini sostiene che Berlusconi “confonde la leadership con la monarchia assoluta”, mentre la stampa appartenente a Berlusconi definisce Fini un membro dell’opposizione. La lotta tra Berlusconi e Fini è diventata particolarmente palese riguardo il ddl che l’opposizione chiama “legge bavaglio”. Berlusconi vuole in parte diminuire l’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali da parte di polizia e magistrati, e in parte proibire la pubblicazione delle derivanti informazioni prima dell’inizio dei processi. I giornali che pubblicassero le informazioni sulle intercettazioni andrebbero incontro a sanzioni salatissime.
C’è una ragione oggettiva per questa legge. L’Italia è il paese europeo che fa maggior uso delle intercettazioni. Nella giustizia c’è una lunga tradizione di fughe di notizie per influenzare i processi.
D’altro canto, la stampa ha ragione nel parlare di censura. In un paese in cui le indagini preliminari possono durare in eterno, si vedrebbe ridotta significativamente la possibilità di pubblicare notizie compromettenti su persone potenti. La polizia e la magistratura sostengono che la lotta alla mafia e alla corruzione verrebbe gravemente compromessa. Per la criminalità organizzata si farebbe un’eccezione alla regola, tuttavia è tramite le indagini per altri crimini che spesso la polizia arriva a rintracciare i crimini di mafia. Ed è qui che nascono i sospetti riguardo ai piani di Berlusconi. Durante i suoi tre mandati di governo, ha introdotto forzatamente innumerevoli volte delle leggi che lo proteggessero dalla persecuzione giudiziaria di cui sostiene di essere vittima. Le accuse di evasione fiscale e tangenti hanno colpito duramente lui così come i suoi ministri e i suoi stretti collaboratori. Di recente si sono dimessi altri due ministri a causa di legami con appalti truccati e corruzione. Berlusconi ha affermato che “c’è fin troppa libertà di stampa in Italia”, ed è palese che sia proprio la pubblicità su questi scandali che lui vuole evitare.
La manovra finanziaria sulla carta prevede pesanti tagli, ma nessun chiarimento della giungla legislativa di cui l’Italia avrebbe bisogno. Con Berlusconi è sempre stato così. Ha promesso grandi riforme del sistema pensionistico e altro, per poi metterle sempre da parte.
Berlusconi, semplicemente, non ne ha mai avuto il tempo. Già dall’inizio, la difesa del suo impero mediatico Fininvest è stata più importante di qualsiasi altra cosa. Poi si è concentrato nell’emanare leggi che gli permettessero di evitare diversi processi. Il governo di Berlusconi è impegnato principalmente nella difesa dello stesso.
Purtroppo l’Italia ha pure un’opposizione senza speranze. Perché il paese si meriterebbe un presidente del consiglio migliore.
Articolo originale: "Basta, Berlusconi"

19 commenti:

Anonimo ha detto...

anche io sono scappato all'estero,
in florida per la precisione.ma nonostante tutto continuo a vergognarmi di questo schifoso e viscido servilismo che regna in italia.
ciao a tutti
maurizio giordanengo

bunny11 ha detto...

scappata a londra, tornata in italia, scapperò nuovamente!è uno schifo e più stai all'estero più ti vergogni.

Anonimo ha detto...

Scappato in Germania. Sono stufo di sentire associata l'Italia a un gruppo di viscidi schifosi come questa classe dirigente.
Sarà dura. L'Italia non ha un'opposizione vera, o perlomeno è molto risicata. Alla vigilia delle rivoluzioni c'è sempre qualcuno che le rappresenta. La popolazione è stanca ma troppo frammentata.

Anonimo ha detto...

Sono disabile e non saprei dove scappare visto che l'unica mia fonte di reddito è una pensione di inabilità, ma se fossi sicuro o se conoscessi il modo per farlo, lo farei di corsa...

Anonimo ha detto...

l'italia è un paese morto oramai. Questo è dovuto al fatto che la maggior parte degli italiani sono dei "delinquenti", al fatto che vedo in berlusconi l'uomo del miracolo e ce lo ricordiamo tutti come è andata a finire!. Io spero solo di andarmene al più presto perchè qui o si fa la rivoluzione o si finisce come grecia o argentina

Anonimo ha detto...

Anch'io, se potessi scappare lo farei di corsa; invece, per motivi lavorativi, mi tocca purtroppo restare qui. Avrei dovuto pensarci vent'anni fa, peccato!

Anonimo ha detto...

Help...Aiuto...che qualcuno ci aiuti..

Anonimo ha detto...

a mali estremi, servono estremi rimedi...
in un "paese" dove il denaro é l`unico fine...
é "normale" che al prossimo e a domani non pensi nessuno...
la gramignia và strappata subito dalle radici...
altro che finanziarie a carico del popolo, dove
dipendenti pubblici incapaci, basta vedere un debito pubblico al 118%... vengono strapagati...e si autopremiano periodicamente... dove i troppi parlamentari vengono usati ad personam. solo per citarne alcune. con le buone non combinerà mai nulla. facit: per mali estremi, servono subito estremi rimedi...!

Antonio Napoli ha detto...

anche io sono scappato...in germania, e in Italia cerco di non tornarvi neanche per le ferie...anche se a volte devo..cazzo..

Antonio

Anonimo ha detto...

anche io me ne sono andata via all estero perche in italia piu ti buttano giu piu la gente non dice nulla, sono in francia almeno qui quando una cosa non va il cittadino si sente!!!!e se non e contento lo fa sapere!!!!

Anonimo ha detto...

Colpo di Stato?

Anonimo ha detto...

Troppo tardi l'Italia è fallita, non lo dichiarano ma ci siamo quasi. Mi sto preparando all'annuncio per andarmene via. Voi non lo sapete ma a forza di dirlo alla gente mi prendono per pazzo e cretino, sono stufo....
Antonio da Fossano

Anonimo ha detto...

Se volessi potrei andarmene domattina...L'unica cosa che mi fa male è sapere che forse non avranno un futuro nemmeno i miei genitori.Chi pagherà loro la pensione?come potranno andare avanti se fallisce lo stato?
Mi sento veramente disgustato...

Anonimo ha detto...

RIVOLUZIONEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Anonimo ha detto...

L'italia non è una nazione, (forse non lo è mai stata) è una locuzione geografica. Se cercate uno stato ordinato, leggi velatamente coerenti, classe politica marginalmente rappresentativa e decorosa dall'italia dovete andare via per forza, ma se cercate un posto dove fare il cazzo che vi pare non tanto perchè sia possibile quanto perchè è l'unico modo per fare qualcosa allora l'italia è l'ideale. Con varie sfumature, tra nord e sud e isole, tra mafie, cupole, massonerie, inciuci, truffe, abusi e corruzioni, il paese è allo sbando assoluto. Presto non avremo più neppure posto e soldi per le carceri.
L'Italia è un paradosso esistente.
Però bisogna essere compatibili ... bisogna farcela a restarci... non è un paese per tutti.
Chiunque potrebbe vivere in svezia o in svizzera... sono posti come mogadiscio o come roma o nocera inferiore o magari gradisca d'isonzo ad essere "elitari"... essere assolutamente anarchici in italia non solo è facilissmo è anche una scelta quasi obbligata di dignità. Detto questo, aggiungo: io non me ne vado... mi trovo benissimo.... come al solito l'italia è avanti... berlusconi o meno... nella strada verso lo sfascio. Qeullo che sarà dopo non lo so... ma sarà certo un grande spettacolo.

Anonimo ha detto...

l'ingoranza significa inciviltà,egoismo,stupidità.
non mi ricordo di dittatori osannati in paesi colti,ricchi e civili.
è un caso che tra tasse e mutui,grande fratello e studio aperto,sanatorie e condoni e quella multa ogni centomila infrazioni commesse,la maggioranza degli italiani voti quel surrogato di uomo?

Mio ha detto...

Quelli che scappano lo fanno dopo aver ricevuto da questo paese (e dalle loro famiglie. Italiane!) gli strumenti culturali o economici per rendersi indipendenti, nella vita e nel lavoro. Non mi risulta vadano all'estero a lavare piatti nei ristoranti o ramazzare scale nei condomini, piuttosto entrano in aziende conosolidate, nelle università o si inseriscono negli ambienti produttivi con facilità. E' mediamente gente laureata o con alto titolo di studio, gente preparata che conosce le tecnologie, forse perchè ha potuto avvicinarle. Semmai ci fosse un figlio di operai o addirittura di disoccupati, tra costoro, certo sarebbe l'eccezione che conferma la regola. Gli altri nn scappano. Io ad esempio, rimango perchè voglio che sia il mio brutto paese a cambiare, e nn io ad assomigliar al mio brutto paese. Saluti

http://it.youtube.com/watch?v=O2vJUadjdmo

Anonimo ha detto...

Concordo con Francesco. La fuga non è una soluzione!Inoltre uno si porta dietro,anche all'estero, la stima o il disprezzo per il paese di provenienza. Ci vuole più coraggio a rimanere che ad andarsene. Io rimango, non scappo! E, nel mio piccolo, cerco di rimboccarmi le maniche per cambiare qualcosa.

Anonimo ha detto...

fate bene,statevene all'estero.qui ci devono stare solo i veri Italiani.

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