8 febbraio 2011

In piazza contro l'inquinamento

Sabato 5 febbraio numerose famiglie, bambini, anziani e associazioni sono scesi in piazza a Milano per protestare contro l'inadeguatezza del Comune nel fronteggiare l'inquinamento che ormai imperversa incessantemente da inizio anno. Questo il manifesto che ho preparato insieme all'associazione Genitori Antismog.

UN ALTRO COLPO DI TOSSE PER MILANO

Caro concittadino,
Cerchiamo di spiegarti il motivo della nostra protesta e ti chiediamo di unirti a noi nel rivendicare il diritto a un’aria più salubre.
Il 2011 è iniziato nel peggiore dei modi per Milano. I valori del PM10 è alle stelle da ormai troppi giorni e non accenna a diminuire. La situazione è evidente a chiunque. La nostra città è avvolta ormai da un mese da una foschia marroncina e puzzolente.
Le concentrazione di PM10 misurate sono pari anche a 3-4 volte il limite imposto per legge che ne fissa due limiti: il valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore da non superare più di 35 volte all’anno, e quello di 40 µg/m³ come media annuale. I superamenti del valore limite di 50 µg/m³ rappresentano la quasi totalità delle misurazioni rilevate dal 1 gennaio, ed è quindi facile desumere che, anche quest’anno, le 35 volte di superamento del limite consentite saranno esaurite entro la fine di febbraio. Ugualmente siamo ben lungi dalla media annua di 40 µg/m³ che non dovrebbe essere oltrepassata.
Il valore medio registrato dalla centralina di “fondo” di via Pascal (67,3 µg/m³) zona Città Studi è circa il 60% dei valori delle centraline in aree trafficate (Verziere - 82,8 µg/m³/ Senato - 94,4 µg/m³) ciò che dimostra come sia rilevante la vicinanza alla fonte delle emissioni e come l’attuale struttura di Ecopass sia del tutto insufficiente ad arginare le emissioni inquinanti. La riduzione dell’inquinamento atmosferico registrato nel 2010, vantata dal Sindaco Moratti nei giorni scorsi, è attribuibile alle favorevoli condizioni atmosferiche per la dispersione delle polveri. Il 2010 ha infatti avuto precipitazioni del 60% superiori alla media dell’ultimo decennio.
I valori limite degli inquinanti non sono numeri senza senso ma sono determinati “per la protezione della salute umana. Il particolato atmosferico è indicato dalla letteratura scientifica come responsabile di numerose patologie che affliggono gli abitanti delle aree metropolitane. Studi scientifici dimostrano gli effetti dannosi delle particelle fini, quali l’aumento della mortalità complessiva, l’incremento nella frequenza di episodi di angina e di recidive di infarto in persone a elevata suscettibilità, nonché un aumento delle patologie dell’apparato cardiorespiratorio nella popolazione non sensibile. L’Agenzia Europea per l’Ambiente stima che a Milano possano ricondursi all’inquinamento dell’aria fino a 3000 morti all’anno rispetto ad una situazione di aria pulita.
Comune e Regione devono adottare misure serie ed efficaci sulla base di piani d’azione ancora mancanti sebbene previsti dalla legge e soprattutto, smettere di attendere vento e pioggia. Chiediamo misure a breve termine di tutela della salute pubblica e strategie di prevenzione a lungo termine che risolvano il problema strutturalmente.
Signor Sindaco, i nostri polmoni non possono attendere i tempi della politica e non basta una efficiente campagna stampa per ripulire l’aria.

3 febbraio 2011

Chi se non Silvio Berlusconi?

The Guardian, 24 gennaio. Il Presidente del Consiglio italiano è nello scandalo fino al collo, anche se i sondaggi dimostrano il contrario. Ma chi potrebbe sostituirlo?

Silvio Berlusconi è ai ferri corti. Sotto inchiesta per aver pagato una ragazza di 17 anni per fare sesso, per estorsione e abuso di potere, l’istrionico Presidente del Consiglio italiano si trova ad affrontare la più grande sfida della sua vita. Spesso gli scandali sessuali segnano la fine di una carriera politica e più scandali travolgono un partito, maggiore la sofferenza alle urne. Ma stranamente, il Cavaliere – come è notoriamente chiamato Berlusconi – sembra sperimentare esattamente la situazione opposta. Secondo un sondaggio pubblicato domenica sul Corriere della Sera, il consenso per il partito di Berlusconi, il Popolo della Libertà (PdL) è di fatto aumentato da dicembre, dal 27,6% al 30,2%. Nello stesso periodo, i consensi per i maggiori partiti d’opposizione sono diminuiti. Il Partito Democratico (PD) e l’Italia dei Valori (IdV), i partiti di centro-sinistra che hanno guidato gli attacchi per sull’integrità di Berlusconi, hanno subito rispettivamente un calo dei consensi: dal 25,0% al 24,5% e dal 6,2% al 5,5%. Berlusconi sta sfidando la legge di gravità in politica.
Ma come ci è riuscito? Ci sono due ragioni. La prima, per quanto scioccante possa sembrare, è che lo scandalo sessuale si adatta molto bene all’immagine pubblica attentamente costruita di Berlusconi. Da quando è entrato in politica nel 1994, Berlusconi ha costruito il suo successo presentandosi come una persona con cui tutti possono simpatizzare e con cui tutti vorrebbero identificarsi. Un bon viveur che non fa mistero del suo amore per la ricchezza, il vino e le donne, ha proiettato un’immagine non solo come imprenditore che si è fatto da sé, ma anche come un uomo normale, che non nasconde le sue debolezze fin troppo umane, con gli stessi gusti mondani dell’uomo medio italiano. Il premier incarna il sogno italiano: ama il calcio ed è proprietario del Milan, è un uomo d’affari di successo, è un magnate televisivo che ama circondarsi di belle donne. E il suo presunto coinvolgimento con Karima “Ruby” el-Mahroug serve solo a rafforzare gli elementi chiave di questa immagine. A prescindere dalla moralità del caso, Berlusconi continua a vivere una vita a cui aspirano molti italiani.
In secondo luogo, più aumenta la pressione sulle dimissioni di Berlusconi, più gli italiani sono costretti a contemplare le alternative. Che non sono molte. Ci sono solo tre opzioni nel caso Berlusconi si dimetta. La più probabile è una coalizione instabile di centro-destra guidata dall’ambizioso e conflittuale Gianfranco Fini. Quest’ultimo non solo è un ex fascista che ha espresso in passato ammirazione per Mussolini, ma ha anche dimostrato di non saper gestire il centro-destra in modo efficace con almeno due tentativi falliti di rovesciare il governo Berlusconi in passato. Giustamente, molti italiani continuano a percepire Fini come inaffidabile nella migliore delle ipotesi e pericoloso nella peggiore.
La seconda possibilità è una coalizione di minoranza di centro-sinistra guidata dall’inefficace leader del Pd, Pier Luigi Bersani. Il grosso problema di Bersani è che il centro-sinistra è irrimediabilmente frammentato e non è riuscito a offrire una soluzione coerente al peggioramento delle condizioni economiche in Italia. Né il PD, né alcuno dei suoi alleati sono in grado di convincere gli italiani di essere sufficientemente affidabili per governare.
L’opzione finale è un compromesso. In assenza di un chiaro successore, il presidente Giorgio Napolitano potrebbe decidere di nominare un tecnocrate a capo di un governo ad interim prima di indire le elezioni. L’assenza di un mandato popolare e gli effetti debilitanti delle elezioni in un momento di instabilità economica rendono questa una scelta profondamente impopolare.
La maggioranza degli italiani, dunque, opta per la soluzione: “meglio il male minore”.

1 febbraio 2011

Dicono di noi: Sesso, bugie e intercettazioni

Belgio, De Standaard - 19 gennaio 2011. Berlusconi vacilla dopo le accuse di sfruttamento della prostituzione minorile. “Erano vere e proprie orge, tutti bevevano fino a ubriacarsi e alla fine le ragazze rimanevano in mutande”, è scritto negli atti del dossier giudiziario contro Silvio Berlusconi. È proprio lui colui il quale interpreta sul piano etico le posizioni del Vaticano? 

“Droga? No, non credo che lì dentro assumessero droga. Ma erano delle vere e proprie orge, con tutti che bevevano fino a ubriacarsi. Berlusconi ha iniziato a cantare e a raccontare barzellette. Loro tre (Berlusconi e due suoi amici: un famoso giornalista di una delle sue televisioni e un talent scout, ndr) in compagnia di 28 ragazze. Tutte ragazze che poi alla fine erano senza reggipetto, solo le mutandine strette… C’era anche la Minetti (Nicole Minetti, consigliere regionale della Lombardia, ndr) con il seno di fuori che continuava ad abbracciare e baciare Berlusconi. Insomma, era un vero puttanaio, hai capito?”
Il virgolettato è di Carlo Ferrigno, l’ex Prefetto di Napoli, che in una delle telefonate intercettate dalla polizia svela come si svolgono i famigerati festini ‘bunga-bunga’ ad Arcore, residenza di Berlusconi. Questi festini inizierebbero come ‘cenette’ con uno stuolo di invitate attraenti, quindi il padrone di casa cantava qualche canzone, agli albori della sua carriera il premier lavorava come animatore sulle navi da crociera, infine la serata culminava in un grande ammucchiata. Dietro compenso, le donne, giovani e disponibili, facevano quindi sesso con il padrone di casa, Berlusconi, talvolta anche con altri ospiti. È questo, secondo il Pubblico Ministero milanese, il presunto reato a carico del premier italiano.
Con la sua maggioranza estremamente risicata, Berlusconi ha infatti vinto la battaglia per il potere contro il suo ex alleato Gianfranco Fini, ma allo stesso tempo ne è uscito indebolito: il premier dovrà stare molto attento alle sue prossime mosse per poter sopravvivere anche a quest’ultimo scandalo.
I P.M. affermano di avere prove ‘schiaccianti’ che Berlusconi si sia reso colpevole di concussione, sfruttamento e istigazione alla prostituzione, oltretutto di una minorenne. La marocchina Karima El Mahroug, una cubista che in arte si fa chiamare ‘Ruby Rubacuori’, secondo il dossier degli inquirenti lo scorso anno avrebbe preso parte ai festini di Berlusconi per mesi, quando era ancora minorenne.
In seguito, dopo l’arresto di Ruby per furto, il premier avrebbe esercitato pressioni per farla liberare. A questo proposito ha inventato la scusa che Ruby era parente del presidente egiziano Mubarak, implicando che l’arresto della ragazza avrebbe potuto scatenare un incidente diplomatico. È su questo che si basa l’accusa di concussione.
La stessa Ruby ammette di aver ricevuto diverse migliaia di euro da Berlusconi, ma insiste sul fatto che non ha mai fatto sesso con il premier 74enne. Allo stesso tempo, Ruby continua però a cambiare la propria versione dei fatti. Prima ha detto di essere stata da Berlusconi per tre serate, le intercettazioni telefoniche hanno rivelato che le serate sono state otto, e ieri la versione di Ruby è improvvisamente diventata che frequenta il premier da quando aveva sedici anni. Le intercettazioni inoltre rivelano che Ruby in precedenza aveva ricattato un ex partner chiedendogli 1.500 euro per non rivelare di aver fatto sesso con lui, quando, secondo la legge, era ancora troppo giovane.

Salviamo le foreste. Salviamo noi stessi.

Inaugurato il 24 gennaio, presso il quartier generale dell’ONU di New York, l’Anno Internazionale delle Foreste. I polmoni verdi del pianeta ospitano l’80% del patrimonio naturale terrestre e 300 milioni di abitanti, fornendo risorse per la sopravvivenza a 1,6 miliardi di persone.

L’ufficializzazione è arrivata dall’ONU in concomitanza con il nono Forum internazionale delle Nazioni Unite sulle foreste, in programma dal 24 gennaio al 4 febbraio. Con l’invito a proteggere ulteriormente foreste e patrimonio boschivo, gli incontri nascono con l’intento di riuscire a delineare e sviluppare politiche di sostegno ambientale e di tutela del “capitale verde”, fondamentale risorsa per l’intera umanità e che attualmente copre il 31% della superficie terrestre, circa quattro miliardi di ettari. Foreste che però stanno scomparendo troppo velocemente, attualmente sotto stress a causa dell’utilizzo indiscriminato da parte dell’uomo, causa principale di tutta una serie di conseguenze negative, dalla produttività dei terreni e lo stoccaggio della CO2 alla liberazione di enormi quantità di gas serra. Deforestazione e degrado delle foreste sono infatti responsabili di circa il 17% delle emissioni di gas serra a livello globale, dato che gli alberi e la vegetazione rappresentano un serbatoio di carbonio pari a circa 289 Gigatonnellate (miliardi di tonnellate), stock che però almeno nell'ultimo decennio pare diminuito di circa 0,5 Gigatonnellate.
Le foreste sono inoltre un grande "contenitore" di biodiversità, non a caso argomento al quale è stato dedicato l'anno internazionale del 2010. Secondo le ultime stime dell'Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura) il patrimonio boschivo genera un valore economico diretto (in termini di cibo, carburante, medicine, energia, guadagni e occupazione) valutato in 130 miliardi di dollari l'anno, ma anche indiretto: dimezzare i gas serra fra il 2010 e il 2020, grazie alla grande capacità di assorbimento di CO2 delle foreste, porterebbe ad un risparmio di 3,7 migliaia di miliardi di dollari. Dunque il valore ambientale, economico e sociale delle foreste va tutelato, risolvendo le criticità che attentano alla sua conservazione, deforestazione in primis.  I dati che rivelano l’entità del taglio delle foreste sono impressionanti: dal 2000 ad oggi ogni anno il Pianeta ha registrato una diminuzione del patrimonio forestale equivalente all'area di un paese come il Costarica, tante che oggi l'area verde copre solo il 31% della superficie globale.