1 febbraio 2011

Dicono di noi: Sesso, bugie e intercettazioni

Belgio, De Standaard - 19 gennaio 2011. Berlusconi vacilla dopo le accuse di sfruttamento della prostituzione minorile. “Erano vere e proprie orge, tutti bevevano fino a ubriacarsi e alla fine le ragazze rimanevano in mutande”, è scritto negli atti del dossier giudiziario contro Silvio Berlusconi. È proprio lui colui il quale interpreta sul piano etico le posizioni del Vaticano? 

“Droga? No, non credo che lì dentro assumessero droga. Ma erano delle vere e proprie orge, con tutti che bevevano fino a ubriacarsi. Berlusconi ha iniziato a cantare e a raccontare barzellette. Loro tre (Berlusconi e due suoi amici: un famoso giornalista di una delle sue televisioni e un talent scout, ndr) in compagnia di 28 ragazze. Tutte ragazze che poi alla fine erano senza reggipetto, solo le mutandine strette… C’era anche la Minetti (Nicole Minetti, consigliere regionale della Lombardia, ndr) con il seno di fuori che continuava ad abbracciare e baciare Berlusconi. Insomma, era un vero puttanaio, hai capito?”
Il virgolettato è di Carlo Ferrigno, l’ex Prefetto di Napoli, che in una delle telefonate intercettate dalla polizia svela come si svolgono i famigerati festini ‘bunga-bunga’ ad Arcore, residenza di Berlusconi. Questi festini inizierebbero come ‘cenette’ con uno stuolo di invitate attraenti, quindi il padrone di casa cantava qualche canzone, agli albori della sua carriera il premier lavorava come animatore sulle navi da crociera, infine la serata culminava in un grande ammucchiata. Dietro compenso, le donne, giovani e disponibili, facevano quindi sesso con il padrone di casa, Berlusconi, talvolta anche con altri ospiti. È questo, secondo il Pubblico Ministero milanese, il presunto reato a carico del premier italiano.
Con la sua maggioranza estremamente risicata, Berlusconi ha infatti vinto la battaglia per il potere contro il suo ex alleato Gianfranco Fini, ma allo stesso tempo ne è uscito indebolito: il premier dovrà stare molto attento alle sue prossime mosse per poter sopravvivere anche a quest’ultimo scandalo.
I P.M. affermano di avere prove ‘schiaccianti’ che Berlusconi si sia reso colpevole di concussione, sfruttamento e istigazione alla prostituzione, oltretutto di una minorenne. La marocchina Karima El Mahroug, una cubista che in arte si fa chiamare ‘Ruby Rubacuori’, secondo il dossier degli inquirenti lo scorso anno avrebbe preso parte ai festini di Berlusconi per mesi, quando era ancora minorenne.
In seguito, dopo l’arresto di Ruby per furto, il premier avrebbe esercitato pressioni per farla liberare. A questo proposito ha inventato la scusa che Ruby era parente del presidente egiziano Mubarak, implicando che l’arresto della ragazza avrebbe potuto scatenare un incidente diplomatico. È su questo che si basa l’accusa di concussione.
La stessa Ruby ammette di aver ricevuto diverse migliaia di euro da Berlusconi, ma insiste sul fatto che non ha mai fatto sesso con il premier 74enne. Allo stesso tempo, Ruby continua però a cambiare la propria versione dei fatti. Prima ha detto di essere stata da Berlusconi per tre serate, le intercettazioni telefoniche hanno rivelato che le serate sono state otto, e ieri la versione di Ruby è improvvisamente diventata che frequenta il premier da quando aveva sedici anni. Le intercettazioni inoltre rivelano che Ruby in precedenza aveva ricattato un ex partner chiedendogli 1.500 euro per non rivelare di aver fatto sesso con lui, quando, secondo la legge, era ancora troppo giovane.

La fierezza
Ruby sarebbe una piccola pettegola, che non si fa scrupolo di manipolare le persone? È molto probabile ma allo stesso tempo la storia finisce con lei. Gli inquirenti hanno effettuato perquisizioni domiciliari in sette appartamenti a Milano Due, un lussuoso complesso residenziale fatto costruire da Berlusconi negli anni Settanta. Diverse ragazze vivevano a titolo gratuito negli appartamenti, e inoltre venivano ricompensate generosamente per la loro ‘amicizia’ con il Cavaliere. Gli inquirenti hanno trovato negli appartamenti banconote di grosso taglio, vestiti firmati molto cari e gioielli esclusivi. Tutte le ragazze vengono dal mondo dello spettacolo, lavorano come modelle, o sono conosciute in Italia per via della loro partecipazione ai reality show. Il P.M. è convinto che ripagassero tutto quel lusso materiale in natura.
Domenica, nel corso di un videomessaggo alla tv italiana, Berlusconi ha ammesso di ‘stare con piacere in compagnia dei giovani’, e di aver regalato molti soldi alle ragazze: ‘le ho aiutate perché si trovavano in difficoltà, tra l’altro con l’alloggio e le spese mediche, e di questo ne vado fiero!’. Il premier italiano ha però smentito che ci sia un legame tra quei soldi e il sesso. ‘È una cosa che considererei lesiva per la mia dignità’.
Questo non convince la Procura. Il P.M. basa le sue accuse su molte testimonianze e su intercettazioni di conversazioni telefoniche tra persone che fanno parte della ristretta cerchia del premier. Lunedì la Procura ha inoltrato il dossier su Berlusconi al Parlamento italiano, insieme a un mandato di perquisizione degli uffici di Berlusconi. I P.M. hanno anche intenzione di interrogarlo, ma il suo esercito di avvocati farà di tutto per evitare che ciò avvenga.

L’Italia cattolica
‘Neanche il sommo poeta Dante, nel descrivere l’Inferno, era arrivato a tanto!’, ha reagito Leoluca Orlando, portavoce del piccolo partito di opposizione Italia dei Valori. E Pierluigi Bersani, del maggiore partito di opposizione, il PD, ha chiesto le dimissioni di Berlusconi. ‘È chiaro che il nostro premier ha una vita privata che gli prende molto tempo, propongo che d’ora in poi ci si dedichi a tempo pieno.’
Ma non è solo l’opposizione a preoccuparsi, anche il Presidente Giorgio Napolitano esprime apertamente grande apprensione. Di rilievo ancora maggiore è l’indignazione della Chiesa Cattolica italiana. Secondo Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale italiana, è ora che il Presidente del Consiglio dimostri una maggiore sobrietà. ‘Anche solo l’idea che un uomo che siede al vertice delle istituzioni dello Stato sia implicato in storie di prostituzione e, peggio ancora, di prostituzione minorile ferisce e sconvolge’, ha scritto il direttore Marco Tarquinio ieri nel suo editoriale.
Il fatto che la Chiesa sia offesa dal comportamento di Berlusconi ha grande importanza politica. L’Italia resta, – almeno in termini culturali, – un Paese profondamente cattolico dell’ Europa meridionale, con il Vaticano, il centro di potere della Chiesa Cattolica mondiale, nel cuore della sua capitale, Roma. Il Vaticano continuerà sempre ad influenzare una grande percentuale dell’elettorato italiano che vota prevalentemente per il centrodestra, e di conseguenza per Berlusconi.
Le relazioni tra il Vaticano, la Chiesa italiana e Berlusconi sono quantomeno ambigue e la Chiesa tende a cambiare opinione. Per esempio, a settembre del 2009, Avvenire pubblicò articoli infuocati sul comportamento di Berlusconi e il Vaticano annullò una importante cena tra Berlusconi e Tarcisio Bertone, il numero due in Vaticano dopo il Papa. I giornalisti fedeli a Berlusconi reagirono accusando l’allora direttore di Avvenire di omosessualità. Subito dopo, il direttore si dimise.
In seguito le difficoltà vennero appianate. A dicembre dello scorso anno, nel corso della lotta di potere tra il premier e il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, la Chiesa italiana si schierò nuovamente e radicalmente dalla parte di Berlusconi. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale italiana, affermò che la scelta a favore del governo Berlusconi (che era sopravvissuto al voto di fiducia per il rotto della cuffia) era ‘una scelta per la stabilità politica’.
Alcuni giorni prima del cruciale voto sulla fiducia ci fu anche una cena con Tarcisio Bertone: per l’ennesima volta un chiaro segnale politico senza precedenti da parte del mondo cattolico, stavolta dal Vaticano. Il motivo è molto semplice: la Chiesa sostiene chi interpreta meglio il suo punto di vista sul piano etico (per esempio sull’eutanasia).
Il fatto che ora la Chiesa colpisca duramente Berlusconi, potrebbe significare che stavolta quest’ultimo si è spinto ben oltre il limite sul piano morale. Una perdita di sostegno che può costare cara al premier nel caso di elezioni anticipate. Anche se Berlusconi, campione della sopravvivenza politica, resisterà come un diavolo nell’acquasantiera, come prevede lo stesso quotidiano Avvenire. Combatterà fino all’ultimo respiro, perché ‘dimettersi è una parola che non fa parte del suo vocabolario’.
Lo stesso Berlusconi l’ha confermato ieri sera:‘siete matti?’, ha risposto a chi gli chiedeva se si sarebbe dimesso. ‘Mi sento sereno’.

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