15 ottobre 2010

SOSteniamo PeaceLink

Continua la campagna di PeaceLink per l’abrogazione del nuovo Decreto Legislativo 155/2010, secondo il quale saranno consentiti sforamenti delle soglie inquinanti nelle città con più di 150mila abitanti, senza che sia necessario prendere alcun provvedimento verso il soggetto inquinatore, a tutela dell’ambiente e della salute del cittadino. PeaceLink chiede di ripristinare inoltre il vecchio DM 25/11/1994 incorporato nel D.Lgs 152/2007, che poneva il limite di concentrazione di benzo(a)pirene nell’aria a 1 ng/m3 e l’obbligo di adeguarsi a tale limite entro il 1999. L’attuale legge invece posticipa il raggiungimento del valore obiettivo per il benzo(a)pirene al 31/12/2012. Lo stesso decreto definisce come valore obiettivo il “livello fissato al fine di evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana o per l'ambiente nel suo complesso, da conseguire, ove possibile, entro una data prestabilita”.
Sono necessarie alcune premesse. L’Italia è un paese in cui l’emergenza ambientale e sanitaria legata all’inquinamento persiste ormai da decenni, soprattutto in particolari zone. Spesso, infatti, alla consistente urbanizzazione e industrializzazione di alcune aree si accostano caratteristiche geografiche del territorio tali da rendere l’inquinamento particolarmente persistente. Un esempio palese è la pianura padana, una delle regione più inquinate d’Europa assieme all’area dei Paesi Bassi, dove l’abbraccio delle Alpi rende l’aria del nord Italia decisamente “stagnante”; o l’area di Taranto, avvelenata dal suo polo industriale (Ilva, Cementir, raffineria Eni, inceneritore, ecc.) o la regione industriale siciliana di Augusta-Melilli-Priolo, il cosidetto "triangolo della morte".
L’Italia, infatti, è sotto procedura di infrazione europea per le elevate concentrazione di polveri sottili nell’aria per aver ignorato l’ennesimo ed ultimo avvertimento inviato dalla Commissione Europea il 5 maggio 2010 (link comunicato). Nonostante questo, il Governo Italiano, con un iter normativo subdolo, ha approvato nel silenzio di ferragosto (precisamente il 13 agosto 2010) il decreto legislativo 155/2010 con cui ha peggiorato pesantemente la normativa non solo sul PM10, ma anche su tutta una serie di ‘microinquinanti’, tra cui il benzo(a)pirene, posticipando dal 1 gennaio 1999 al 31 dicembre 2012 il termine temporale per ottenere la riduzione di questo inquinante nell’aria sotto la soglia di 1 nanogrammo per metro cubo previsto per le città con oltre 150mila abitanti. Il decreto legge, così come il precedente 152/2007, riguarda come detto diversi inquinanti: biossido di zolfo, biossido di azoto, benzene, monossido di carbonio, piombo, il particolato PM10 e PM2.5, ozono, arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene.
La campagna di PeaceLink si è concentrata contro quest’ultimo, ma il ripristino della precedente normativa andrà ovviamente a coinvolgere tutti gli inquinanti citati. Il benzo(a)pirene infatti è estremamente pericoloso per la salute umana, tanto che la IARC, l’Agenzia Internazione per la Ricerca sul Cancro, lo ha recentemente ‘promosso’ nella classificazione dal Gruppo 2B (possibili cancerogeni) al Gruppo 1, ovvero “cancerogeni per l’uomo”, in quanto ne è stata riconosciuta la sua estrema pericolosità e cancerogenicità senza alcuna ombra di dubbio (scarica la classificazione).
Insomma, con questo nuovo decreto legge, il Governo prolunga l’esposizione di milioni di cittadini italiani a un pericoloso cancerogeno, non rispettando inoltre uno dei principi fondanti della Costituzione Italiana, l’Art.32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”.
Questi e altri sono i motivi per continuare a seguire e sostenere la campagna di PeaceLink per l’abrogazione di questa nefasta legge. È una campagna senza colori e senza partiti. La salute è un bene di tutti.
 

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