16 luglio 2010

Brasile: Berlusconi Spaventa l'Europa

Terra Magazine, 8 luglio. Berlusconi spaventa l´Europa con la sua legge bavaglio
In Brasile si è già tentato, con progetti di legge ed emendamenti alla Costituzione, di imbavagliare la stampa. E di imbavagliare il Pubblico Ministero che il ministro Nelson Jobim non ritiene legittimato a investigare sugli autori dei reati. In altre parole, a dimostrazione di come tutto ciò sia ridicolo, il PM che ha il potere-dovere di promuovere l’azione penale non può raccogliere elementi per promuoverla.
Oggi in Brasile il bavaglio è apparso in goffe decisioni giudiziarie. Tutti ricordano il caso del figlio del senatore Sarney. Su decisione del tribunale, riuscì a mettere a tacere il giornale O Estado de S.Paulo che, per l’interesse pubblico, informava sulle sue megatruffe basandosi sulla rivelazione di intercettazioni telefoniche.
Nel progetto di Berlusconi, già approvato in Senato dove possiede una larga maggioranza, nessuna notizia sulle indagini può essere rivelata dai mass media fino al momento prima della sentenza di condanna passata in giudicato. Per dare un´idea, la durata media di un processo per corruzione in Italia è superiore ai cinque anni. È lento come in Brasile.
Secondo Berlusconi, che dice di voler difendere la “privacy” dei cittadini ma che invece è il principale beneficiario della misura, le notizie sui reati commessi o che hanno riflessi in Italia, potranno essere divulgate dalla stampa solo dopo la condanna definitiva, e sarà considerato responsabile di reato non solo chi ha fatto trapelare la notizia ma anche l’editore e il giornalista o l’autore dell’articolo.
Due ministri di Berlusconi, dopo notizie verificate e divulgate dalla stampa, si sono dimessi in casi di flagrante corruzione. Uno di loro, il ministro dello Sviluppo Economico, ha ricevuto in regalo da un costruttore che vinceva i grandi appalti, un lussuoso e costoso appartamento con vista sul Colosseo.
L´altro ministro dimissionario ha ricevuto in dono dalla Chiesa, attraverso Propaganda Fide, un appartamento nella centralissima Via dei Prefetti, nei pressi di piazza di Spagna. In cambio lo Stato laico italiano ha ristrutturato dei palazzi della Chiesa (Propaganda Fide) nel super super quotato centro storico romano.
Se fosse stata in vigore la legge bavaglio di Berlusconi, non si sarebbe potuto raccontare nulla sui due sopracitati ex ministri. Nemmeno che uno di loro, Scajola, ha detto in un´intervista, di non conoscere chi aveva pagato l´appartamento con vista sul Colosseo in cui abita e che risulta intestato a suo nome.
Domani in Italia, i giornali, le radio, le televisioni, le agenzie stampa e i giornali on line sciopereranno per 24 ore. Il silenzio nazionale sarà rotto solo, ovviamente, dai media appartenenti al clan Berlusconi.
L’iniziativa di Berlusconi, che sta giocando pesante per farla approvare, è antidemocratica al punto di annullare il diritto dei cittadini di essere informati, e spaventa e preoccupa l’Europa. Un’Europa che all’inizio della settimana ha vissuto giorni agitati per la decisione del popolo polacco. Questi ha preferito l’integrazione europea ricusando il candidato cattofascista Kaczynski, fratello gemello dell’ex capo di governo morto nel recente disastro aereo. Il populista Kaczynski ha contato sull´appoggio della Chiesa cattolica.
Dopo la grande manifestazione popolare dello scorso primo luglio in piazza Navona, Berlusconi ha reagito in stile mussoliniano. Ha chiesto agli italiani uno sciopero, cioè che non comprassero e nemmeno leggessero i giornali che gli fanno opposizione.
Per farsene un’idea, se questo bavaglio entrasse in vigore in Brasile, non si potrebbe pubblicare nulla sui mensalões [i finanziamenti illeciti ai partiti e gli scandali di corruzione degli ultimi anni, ndt]. Arruda [governatore del Distretto Federale di cui Brasilia è capitale, coinvolto a fine 2009 in uno scandalo di corruzione, ndt], per esempio, continuerebbe a fare il governatore poiché niente si saprebbe delle conversazioni telefoniche che lo hanno compromesso.
In Francia lo scandalo L’Oréal, sui fondi raccolti illegalmente per la campagna elettorale di Sarkozy e le bustarelle mensili che gli venivano consegnate quando era sindaco, non avrebbe potuto essere divulgato dalla stampa.
Lo sciopero di domani rappresenta una protesta a tutela dei cittadini ai quali il bavaglio di Berlusconi nega il diritto di essere liberamente informati: il diritto costituzionale di sapere e di essere messi al corrente che tutti i cittadini possiedono in una democrazia. Affinché essi possano liberamente formulare un giudizio.
NOTIZIA FLASH. “Stiamo difendendo coloro cui hanno violato la privacy”, sostiene Berlusconi senza arrossire. In verità, si tratta della tutela di interessi personali: una autotutela berlusconiana. Che conta sull’appoggio dei mafiosi, ovviamente. Il bavaglio di Berlusconi non serve per difendersi dalla malavita, per usare un´espressione consacrata nei film di Federico Fellini.

[Articolo originale "Berlusconi assusta a Europa com a sua Lei da Mordaça" di Wálter Fanganiello Maierovitch]

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ovviamente boicotteremo lo sciopero!!

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