31 maggio 2010

L'orchestrina del Titanic


seconda parte

Questi gli argomenti dell'appuntamento settimanale con Passaparola di Marco Travaglio:
- Breve cenni sugli ultimi sviluppi delle indagini sulle stragi di mafia del '92-'93: strage di Capaci (Falcone), Palermo (Borsellino), via dei Gergofili a Firenze e via Palestro a Milano.
- La crescita vertiginosa del debito pubblico che dal 1980 al '92 passò dal 60 al 118% del PIL, innescano l'era di Mani Pulite e il pericoloso precedente della fuga di Craxi nel '94.
- Iniquità dei tagli della finanziaria, contrari tra l'altro al federalismo della Lega e del Governo; grossi tagli, fino al 50% alle amministrazioni locali, minimi a quelle centrali. Per lo più non vengono fatte differenze tra le regioni virtuose e quelle con le mani bucate. Ad esempio, la Lombardia consuma il 50% del reddito che produce, la Calabria il 113%; l'evasione fiscale nella prima è intorno al 12%, nella seconda l'85%; le false pensioni di invalidità, che costano allo stato 8 miliardi di euro, sono il 10% nel lombardo-veneto, il 50% in Campania, Calabria e Sicilia.
- Le Province, che Berlusconi promise pubblicamente in campagna elettorale di abolire, costano 13.5 miliardi l'anno, solo per i costi netti (personale e sedi); abolendo le province, avremmo un risparmio di 13.5 miliardi l'anno strutturale, e non una tantum. La metà della finanziaria. Sono state tagliate 9 delle 110 province, tutte con un bacino infimo, meno dei più grossi comuni (alcune province non raggiungono i 50mila abitanti).
- "Auto blu": abbiamo almeno un parco di 624.000 automezzi, ma il numero è molto incerto. Solo il ministro Brunetta, che tanto voleva indagare in merito, ne ha 9 per sé e il suo staff, compresa una per la segretaria! Negli Stati Uniti (4 volte la popolazione italiana) hanno un decimo delle nostra auto blu. In Germania la Merkel va a lavoro a piedi. In Inghilterra l'ex premier Gordon Brown andava a lavoro in metro, l'attuale Cameron in bici. Costo totale delle auto blu imprecisato. Neanche sfiorate nella finanziaria.
- "Rimborso elettorale" ai partiti: soldi presi dai partiti contro il referendum del '93 che abolì il finanziamento pubblico ai partiti (oltre il 90% dei favorevoli), dopo gli scandali di Tangentopoli; inoltre meno della metà di questi soldi coprono davvero le spese elettorali, il resto non si sa che fine facciano. Costo 130 milioni l'anno. Si era previsto un taglio di 65 milioni (50%) in finanziaria, ridotto poi a 13 milioni.
- Pensioni ex-parlamentari: percepite da tutti i parlamentari che hanno fatto almeno una legislatura, anche se durata solo 2 dei 5 anni previsti. Costo 219 milioni/anno, mentre tagliano gli aumenti previsti dei contratti, bloccano i nuovi contratti e danno le liquidazioni a rate ai poveri cristi di cittadini che hanno lavorato per una vita. Per non parlare del fatto che il Presidente della Regione Molise (la seconda più piccola d'Italia) guadagna più di Obama.
- Lotta all'evasione: divieto di pagamento in contanti oltre i 5000€ e tracciabilità degli assegni; manovra già emanata da Visco 3 anni fa , abolita come primo atto di questo governo. Visco con queste prime e basilari manovre anti-evasione recuperò il famoso tesoretto, 15-18 miliardi in 2 anni. Chissà perchè in questi 2 anni di governo Berolusconi è stata abolita. Con lo scudo fiscale sono rientrati in Italia 100 miliardi in forma anonima di soldi "sporchi" o evasi, pagando le briciole allo Stato, il 5%; avrebbero dovuto invece pagare l'aliquota massima, ovvero il 43%, cioè 43 miliardi. Due finanziarie. L'imposta evasa in Italia, non l'imponibile, è di circa 120 miliardi (a correzione di quanto dice, le ultime stime parlano di 156 miliardi per il 2010, 6.5 volte questa finanziaria), ma solo il 10% viene "beccato" dagli accertamenti fiscali; di questi solo l'8% viene condannato a pagare, gli altri si perdono in ricorsi e prescrizioni, dei quali solo il 2% alla fine paga davvero.
Il 2% dell'8% del 10%. 16 milioni di euro recuperati ogni 100 miliardi evasi.
"Non si può affidare la risoluzione dei problemi a coloro che costituiscono il problema". (Einstein)

Condividi

0 commenti:

Posta un commento