8 luglio 2010

La normalissima Mafia

Taz, Germania. "La normalissima Mafia".
Marcello Dell’Utri viene condannato a 7 anni di reclusione e se ne rallegra.
 
Uno show del genere al momento ce lo si può aspettare soltanto in Italia. L’uomo di fiducia di Berlusconi, Marcello Dell’Utri, viene condannato a 7 anni di carcere per aver aiutato la mafia (concorso esterno in associazione mafiosa, ndt) e lui se ne rallegra. Con lui esulta anche la frangia politica berlusconiana ed esulta il telegiornale sul canale di Stato Rai Uno che non parla di “condanna” ma di “assoluzione dal più importante capo di imputazione”.
Paradossalmente qualcosa di vero nella menzogna propagandistica c’è. Cioè gli adulatori sorvolano sul fatto che Dell’Utri, secondo la sentenza, era l’uomo di congiunzione tra Cosa Nostra e l’impero Berlusconi. Ma il punto scottante, il capo d’accusa più pericoloso per il Capo del Governo italiano, è stato davvero fatto cadere. In ogni caso, asseriscono i pm, Berlusconi grazie all’aiuto di Dell’Utri, con la benedizione della mafia e proprio in stretto legame con essa, ha potuto compiere la sua discesa in politica.
Non era proprio mai successo che un tribunale italiano osasse addentrarsi nelle implicazioni tra politica romana e mafia. Anche testimoni chiave, sinora considerati affidabili, diventano improvvisamente inaffidabili non appena si parla dei collegamenti tra i boss e la Democrazia Cristiana di Giulio Andreotti prima, e di quelli con la Forza Italia di Silvio Berlusconi poi. Una tradizione che non vuole interrompere nemmeno il Tribunale di Palermo, che ha giudicato Dell’Utri.
Relativamente a ciò l’entusiasmo dell’uomo di fiducia di Berlusconi è comprensibile, ma rimane pur sempre un’oscenità. Danno invece per scontato che l’amico della mafia Dell’Utri continui a rimanere parlamentare, e giudicano di secondaria importanza che un tribunale abbia riscontrato che il loro Presidente del Consiglio ha avuto, grazie a Dell’Utri, decenni di contatti con la mafia. All’esterno potrà sorprendere, in Italia no. Lì, del resto, anche l’anziano informatore della mafia Andreotti continua ad essere considerato un politico di tutto rispetto.

Articolo originale "Die ganz normale Mafia" di Michael Braun

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

ALLA FACCIA DEL BAVAGLIO

1-) chi veglia sui moderatori di questo sito? (ilfattoquotidiano blog)
ho scritto alla redazione senza aver ricevuto risposta.
qui vengono censurati commenti,
voglio ricordare che sono una persona educata,e simpatizzante del m5s.da 15 anni sono sindacalista in germania nel settore banche e commercio,
non si puó, dimostrare contro la legge bavaglio e qui si censura.

2-) questo é il posting che mi é stato censurato:
“il psiconano porta sfiga chi stá vicino a lui finisce male”
se il moderatore non da l’ok , non potrete leggere i miei messaggi.
saluti da: frakfurt/main
bimba

Jerry Masslo II ha detto...

"Nano" è un autogol: non esprime alcun difetto politicamente rilevante e gli porta la simpatia di tutti quelli discriminati dai fanatici dell'alta statura, imho. Chissené quanto è alto un premier.

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