Scontro politico dai toni accesi tra il Presidente della Camera Gianfranco Fini e il cordinatore del Pdl, nonchè Ministro della Poesia e dell'Amore, Sandro Bondi (Superciuk per gli amici), durante una conferenza stampa.
Fini: “Io non voglio che ci sia nemmeno il sospetto che nell’ambito del mio partito e nell’ambito del Governo che ho sostenuto, e che spero di continuare a sostenere, c’è qualcuno che magari si fa nominare ministro perchè non vuole andare in tribunale!”
Bondi: “Io sono molto amareggiato di queste ultime parole. Perchè le dobbiamo difendere queste persone! Esprimere solidarietà, come abbiamo sempre espresso nei confronti dei nostri dirigenti e parlamentari ingiustamente accusati. Scusami, c’è un dovere di solidarietà dentro un partito”.
Li dobbiamo difendere, esprimere solidarietà incondizionata e a priori, ingiustamente accusati...non esiste la logica che se scopro una mela marcia dentro il mio partito la caccio fuori per difendere la rispettabilità del partito stesso? O che quanto meno non si esprima un giudizio, rispettando la presunzione di innocenza prima della sentenza del processo? No! Loro si difendono a vicenda, si spalleggiano, hanno l'obbligo di solidarietà all'interno del partito. Solidarietà che ovviamente non esiste per tutte quelle persone che, svolgendo il loro lavoro, si ritrovano a indagare qualcuno della loro casta. Per loro non esiste la solidarietà, perchè sono persone oneste. Per loro solo insulti e critiche. O peggio ancora rimossi o allontanati dal loro lavoro.
Ora oltre alle leggi, abbiamo anche la solidarietà ad personam. Anzi, ad cetum.
2 commenti:
sono anni ormai che appena uno viene indagato, scatta la solidarietà incondizionata. e bondi è il manifesto della paraculaggine e dell'omertà della casta
-A sta sconfiggeno M
-A dice che la legge ad-porcellum2 aiuterà M
-B dice che lui arresta M, cosa palesemente falsa
-B poichè fa sue le azioni compiute da A, dice che la legge si può fare... non risponde nemmeno in termini di questione, vanta solo quello che crede il suo operato simbolico da se stesso auto-assegnato
esempio semplice per i leghisti che non ci arrivano a capire chi è "roma ladrona" o sono così ipocriti da non volerla più sconfiggere oggi.
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