Marcia indietro dopo un sensazionale passo falso. In Italia un uomo di fiducia di Berlusconi è stato nominato
ministro, cosicché possa sfuggire alla giustizia. Il caso ha scatenato
grossa indignazione.
Il ministro del governo Berlusconi nominato da 10 giorni ha scatenato
in Italia un’ondata di indignazione. Nel fine settimana, dopo forti
critiche da entrambe le parti politiche, Aldo Brancher, ministro per la
realizzazione del federalismo fiscale, si è visto costretto a fare
marcia indietro. Dopo la nomina Brancher, ministro su consiglio di
Berlusconi, ha tentato per prima cosa di risolvere i suoi problemi con
la giustizia. Attualmente deve difendersi in tribunale contro l’accusa
di ricettazione.
Scudo contro i processi
Da tempo il capo del governo italiano e i suoi ministri si avvalgono
di una legge fatta su misura relativa ai processi in corso. Si chiama
“legittimo impedimento” il disegno di legge che serve da scudo ai
processi secondo il quale Berlusconi e i suoi ministri non dovranno
comparire di fronte al giudice quando la loro assenza al processo sia
giustificata da impegni previsti dalla loro funzione. Lo stesso Presidente del Consiglio, grazie a questa legge, ha evitato da aprile
tre cause penali. Siccome Brancher proprio lo scorso sabato avrebbe
dovuto presentarsi a giudizio, i suoi avvocati si sono mossi in tutta
fretta per presentare una richiesta di rinvio dell’udienza. Già questo
annuncio ha provocato irritazione non solo nell’opposizione, ma anche
nella maggioranza di governo. Brancher ha motivato la richiesta dei suoi
avvocati asserendo di aver bisogno di tempo da dedicare alla
riorganizzazione del suo nuovo incarico.
Incarichi da ministro come alibi
Che il tempismo della nomina di Brancher non fosse un caso ha creato
imbarazzo nel governo. Fino alla sua promozione Brancher, che fa parte
del Popolo delle Libertà di Berlusconi, è stato responsabile delle
riforme per il federalismo. Il ministro è uno dei collaboratori più
stretti del capo del governo e fa da intermediario tra il suo partito e
quello della Lega Nord. I populisti di destra, che insistono per il
federalismo fiscale, non hanno apprezzato il comportamento di Brancher.
Per la Lega Nord è un’umiliazione il fatto che sia stato nominato un
ministro in più per il federalismo, il quale utilizza la sua carica come
alibi per bloccare un procedimento giudiziario. Anche il presidente
Napolitano ha fatto notare che Brancher, essendo un ministro senza
portafoglio, non dovrebbe organizzare nessun ministero. Le parole del
presidente suonano come un ultimatum: Brancher dovrebbe presentarsi di
fronte al giudice o fare marcia indietro come ministro. Lo stesso ha
fatto sapere di volersi presentare a giudizio il 5 luglio. (Brancher ha rassegnato oggi le sue dimissioni, nda).
Articolo originale "Ärger mit Minister in Italien"
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