5 luglio 2010

Dicono di noi: Neue Zürcher Zeitung - Svizzera

Marcia indietro dopo un sensazionale passo falso. In Italia un uomo di fiducia di Berlusconi è stato nominato ministro, cosicché possa sfuggire alla giustizia. Il caso ha scatenato grossa indignazione.

Il ministro del governo Berlusconi nominato da 10 giorni ha scatenato in Italia un’ondata di indignazione. Nel fine settimana, dopo forti critiche da entrambe le parti politiche, Aldo Brancher, ministro per la realizzazione del federalismo fiscale, si è visto costretto a fare marcia indietro. Dopo la nomina Brancher, ministro su consiglio di Berlusconi, ha tentato per prima cosa di risolvere i suoi problemi con la giustizia. Attualmente deve difendersi in tribunale contro l’accusa di ricettazione.

Scudo contro i processi
Da tempo il capo del governo italiano e i suoi ministri si avvalgono di una legge fatta su misura relativa ai processi in corso. Si chiama “legittimo impedimento” il disegno di legge che serve da scudo ai processi secondo il quale Berlusconi e i suoi ministri non dovranno comparire di fronte al giudice quando la loro assenza al processo sia giustificata da impegni previsti dalla loro funzione. Lo stesso Presidente del Consiglio, grazie a questa legge, ha evitato da aprile tre cause penali. Siccome Brancher proprio lo scorso sabato avrebbe dovuto presentarsi a giudizio, i suoi avvocati si sono mossi in tutta fretta per presentare una richiesta di rinvio dell’udienza. Già questo annuncio ha provocato irritazione non solo nell’opposizione, ma anche nella maggioranza di governo. Brancher ha motivato la richiesta dei suoi avvocati asserendo di aver bisogno di tempo da dedicare alla riorganizzazione del suo nuovo incarico.

Incarichi da ministro come alibi
Che il tempismo della nomina di Brancher non fosse un caso ha creato imbarazzo nel governo. Fino alla sua promozione Brancher, che fa parte del Popolo delle Libertà di Berlusconi, è stato responsabile delle riforme per il federalismo. Il ministro è uno dei collaboratori più stretti del capo del governo e fa da intermediario tra il suo partito e quello della Lega Nord. I populisti di destra, che insistono per il federalismo fiscale, non hanno apprezzato il comportamento di Brancher. Per la Lega Nord è un’umiliazione il fatto che sia stato nominato un ministro in più per il federalismo, il quale utilizza la sua carica come alibi per bloccare un procedimento giudiziario. Anche il presidente Napolitano ha fatto notare che Brancher, essendo un ministro senza portafoglio, non dovrebbe organizzare nessun ministero. Le parole del presidente suonano come un ultimatum: Brancher dovrebbe presentarsi di fronte al giudice o fare marcia indietro come ministro. Lo stesso ha fatto sapere di volersi presentare a giudizio il 5 luglio. (Brancher ha rassegnato oggi le sue dimissioni, nda).

Articolo originale "Ärger mit Minister in Italien"

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