22 luglio 2010

Brasile: la mafia, la P2 e i pochi dubbi su Cesare

Terramagazine, 18 luglio. Mafia e nuova loggia massonica P2. Abbattute le statue dei giudici Falcone e Borsellino

"Il periodo tra il 23 maggio e il 19 luglio è un momento di grande emozione e riflessione per il capoluogo della Sicilia, Palermo. Tutti gli anni, con l´anima afflitta e il cuore che sanguina, sento quest’atmosfera quando prendo parte alle celebrazioni. Partecipo come co-relatore nei congressi organizzati nel palazzo di Giustizia dall´Università di Palermo e dal Consiglio Superiore della Magistratura italiana.

In questo breve spazio di tempo tra il 23 maggio e il 19 luglio del 1992 la mafia siciliana, conosciuta anche come Cosa Nostra, assassinò i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nella strage di Capaci insieme a Falcone morirono la moglie e tre uomini della scorta. L´esplosione di via D´Amelio oltre a Borsellino uccise cinque membri della sua scorta. Per la prima volta una donna della scorta venne ammazzata in servizio. Dettaglio rilevante: dopo l´esplosione del 19 luglio 1992, all´interno dell´automobile di Borsellino parcheggiata a pochi metri dal luogo della detonazione, venne aperta la sua borsa (appoggiata sul sedile posteriore) e fu fatta sparire la sua agenda (di colore rosso) con le annotazioni su Cosa Nostra e le sue relazioni con il mondo della politica e degli agenti del servizio segreto dello Stato italiano. A tutt’oggi non si è scoperto chi trafugò l’ “agenda rossa” di Borsellino.

Alla vigilia dell´inizio delle celebrazioni programmate per il 17, 18 e 19 luglio 2010 per tenere viva la memoria e anche le riflessioni sulla tragica morte di Borsellino, la cultura mafiosa ha dimostrato di essere viva e resistente. Ovvero, durante la notte un gruppo di giovani ha distrutto le statue in gesso di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone realizzate dal rinomato scultore palermitano Tommaso Domina.
Ieri [17 luglio, ndt] a Palermo centinaia di giovani, radunatisi di fronte al palazzo di Giustizia dove si teneva un incontro con dibattiti sul fenomeno mafioso in memoria di Borsellino, hanno compiuto la cosiddetta “Passeggiata delle Agende Rosse”, per dimostrare che la società civile continua a chiedere allo Stato spiegazioni sulla misteriosa sparizione dell´agenda rossa, avvenuta il 19 luglio 1992.
Bisogna ricordare che solo gli autori materiali e i boss mafiosi sono stati condannati e arrestati per gli attentati compiuti contro Falcone e Borsellino. Nel frattempo nuovi fatti, come per esempio la partecipazione degli 007 dei servizi segreti di Stato ad un primo tentativo per assassinare Giovanni Falcone (quando si trovava in vacanza nella casa sulla spiaggia siciliana dell´Addaura), hanno causato la riapertura delle indagini sulla morte dei due magistrati considerati martiri della lotta antimafia.

L´insulto alla memoria dei due eroi antimafia avviene in un momento particolare della agitata vita politico-istituzionale italiana:
a) Il senatore Marcello Dell´Utri, braccio destro del premier Silvio Berlusconi e cofondatore del partito Forza Italia, è appena stato condannato in appello, una conferma della condanna in primo grado per associazione mafiosa. Dell´Utri presenterà ricorso alla Suprema Corte di Cassazione.
b) Nella magnifica ed enorme villa di Arcore di Berlusconi, su indicazione di Dell´Utri, lavorò il boss mafioso Vittorio Mangano. Mangano fu assunto quando era già stato condannato per associazione mafiosa e traffico internazionale di droga.
c) Subito dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa (Cosa Nostra), Dell’Utri ha rilasciato in un´intervista una pericolosa affermazione: “Mangano è il mio eroe”. Eroe per essere rimasto in silenzio nel corso dei processi, rispettando la legge mafiosa dell´omertà. Nulla disse su Dell´Utri e Berlusconi. Non raccontò niente di quello che sapeva.
d) A partire da giovedì scorso [15 luglio, ndt] con le dimissioni dal governo Berlusconi del sottosegretario all’Economia, confermato coordinatore regionale del Popolo della Libertà in Campania, prosegue l´indagine sulla costituzione di una nuova P2 che agiva per condizionare la vita politica e istituzionale italiana. La celebre loggia massonica P2 riuniva politici, mafiosi, massoni e soggetti del mondo della finanza, come per esempio il cardinale Paul Marcinkus (soprannominato “Banchiere di Dio”). E anche Roberto Calvi che fece fallire il Banco Ambrosiano del Vaticano e Michele Sindona, soprannominato il “Banchiere della mafia e del Vaticano”. La nuova P2 (ribattezzata P3) – questa settimana sono stati arrestati politici ed è indagato un componente della Corte di Cassazione della Giustizia italiana – manovrava per dettare le regole al paese e ottenere presso la più alta corte di Giustizia decisioni favorevoli al gruppo. Una di queste decisioni negoziate dalla nuova P2 – che non andò in porto – era rivolta alla Suprema Corte di Cassazione. Per meglio dire, l´obiettivo era che il cosiddetto Lodo Alfano fosse giudicato legittimo. Questa legge (lodo Alfano) stabiliva la sospensione dei processi penali in corso contro Berlusconi: uno dei quali per corruzione, ovvero il caso Mills.
e) Il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, il senatore Giuseppe Pisanu, ha affermato in sede di commissione che negli attacchi mafiosi del ´92 e ´93 (quando la mafia dichiarò guerra allo Stato uccidendo i giudici Falcone e Borsellino) ci fu un´associazione tra la mafia, i servizi segreti, la massoneria e la politica (attraverso soggetti deviati).
f) Nelle intercettazioni telefoniche sulla nuova P2 (chiamata anche P3) appare un beneficiario diretto di tutte queste azioni (compresa quella per convalidare il lodo Alfano). Il suo nome è in codice e viene chiamato Cesare.

Chi sarebbe questo Cesare? Berlusconi nega di essere il Cesare menzionato in oltre 20 telefonate intercettate. Dobbiamo credergli?"

Articolo originale "Mafia e nuova loggia massonica P2. Abbattute le statue dei giudici Falcone e Borsellino" di Wálter Fanganiello Maierovitch

3 commenti:

Jerry Masslo II ha detto...

certo che dobbiamo credergli, basta considerare che dice sempre l'opposto della verità e si capisce tutto

Anonimo ha detto...

L'unica possibilità sono degli accorgimenti per il futuro ;)

http://unbeinger.files.wordpress.com/2010/06/strip33.jpg

rigurgitoantirazzista ha detto...

chi altri,se non lui poteva scegliere un nome come Cesare????

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