24 giugno 2010

Il crimine paga


Aggiornamento: La difesa di Aldo Brancher, il neoministro imputato a Milano in uno stralcio del processo sul tentativo di scalata ad Antonveneta da parte di Banca popolare italiana (Bpi), in calendario per sabato prossimo, 26 giugno, ha eccepito in base alla legge sul legittimo impedimento. A questo punto è probabile che i giudici stralcino la posizione del ministro e proseguano il processo per la moglie, anch'essa imputata. I legali di Brancher fanno riferimento al Lodo Alfano che consente il rinvio dei processi per il presidente del Consiglio e dei suoi ministri. Ora è chiaro e palese qual era il motivo per cui era necessario creare questo nuovo ministero: fare un favore a un vecchio amico! Vergogna! Italia, dove hai messo la tua coscienza e la tua dignità??

22 giugno 2010
Anche oggi in Italia ha trionfato la meritocrazia. Poco dopo le 13, alla presenza di Berlusconi, del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, del Ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato con la sua solita mano lesta il decreto di nomina dell'Onorevole Aldo Brancher a "Ministro per l'attuazione del Federalismo". Brancher ha giurato, come da rito, "di essere fedele alla Repubblica e di osservare lealmente le sue leggi e di esercitare le mie funzioni nell'esclusivo interesse della Nazione". La presenza di questi due Ministri è già paradossale e grottesca di per sè: il Ministro dell'Economia, perchè in tempo di crisi e tagli barbari, un nuovo dicastero non fa mai male alle spese dello Stato, considerato quanto siano bassi i costi della politica in Italia; e poi c'è il Ministro della Semplificazione, quale modo migliore di un nuovo ministro per semplificare le normative, dal momento che esiste già un Ministero per i rapporti con le regioni?? Ora i Ministri competenti per la riforma federale sono quattro. Decisamente più efficace ora. Ma questo ancora non è nulla. Uno sguardo alla biografia di Brancher ci ricorda che questo figuro è stato tre mesi in carcere ai tempi di Mani Pulite, e poi condannato in primo e secondo grado per falso in bilancio e finanziamento illecito ai partiti. Chiunque di quella combriccola sarà pronto a dire che Brancher è innocente e illibato, in quanto alla fine è stato assolto. Ma non è affatto vero, non si tratta di assoluzione. La grazia arriva dalla Cassazione, ma solo in virtù della prescrizione del reato di finanziamento illecito ai partiti, mentre per il falso in bilancio sappiamo tutti come andò: il primo governo Berlusconi depenalizzò il reato (Legge 61/2002).
“18 Giugno 1993. Il pool di Milano fa arrestare Aldo Brancher, assistente di Fedele Confalonieri, (allora già figura importantissima di Fininvest) per 300 milioni di lire al Psi e 300 a Giovanni Marone, segretario dell’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, in cambio di spot sulle reti Fininvest per la campagna ministeriale anti-aids. Brancher resterà tre mesi a San Vittore senza aprire bocca. Poi diventerà deputato e poi vice ministro” (tratto da "Ad Personam" di Marco Travaglio, p. 31. Chiarelettere, 2010). Ed oggi Ministro. Lo stesso Di Pietro, all'epoca dei fatti nel pool di Mani Pulite ha infatti affermato: "Ricordo molto bene Brancher coinvolto in Tangentopoli per fatti molto gravi, e a me pare che il messaggio che si manda ai cittadini sia uno solo: il delitto paga e che conviene fare il delinquente perchè magari si diventa anche ministro". Brancher viene inoltre successivamente indagato a Milano per ricettazione nell’indagine sullo scandalo della Banca Antonveneta e la scalata di Gianpiero Fiorani all’istituto creditizio: la Procura ha rintracciato, presso la Banca Popolare di Lodi, un conto intestato alla moglie di Brancher con un affidamento e una plusvalenza sicura di 300mila euro in due anni. La nomina consentirà a Brancher di non presenziare il 26 giugno all'udienza del processo della Banca Antonveneta in cui è indagato per appropriazione indebita. Si tratta sicuramente di una coincidenza.
Eppure questo nuovo ministero apparso dal nulla all'improvviso sa tanto di ricatto della Lega, che da ormai tempo scalpita e sbraita che il federalismo con questa manovra economica è in pericolo. E il tornaconto è facile da capire: "tu mi sostieni il federalismo e mi dai un'altra poltrona (la Lega, quelli che urlavano a "Roma ladrona"), e io ti appoggio nelle leggi vergogna (vedi "Legge bavaglio"), altrimenti sei fottuto". E quale candidato migliore di un altro politico che è stato tirato fuori da San Vittore da una legge ad personam tutta berlusconiana? E' proprio vero, il crimine paga. E decisamente bene.

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