9 giugno 2010

Il Cancro Italiano

Era il 20 marzo, quando davanti a quel fantomatico “milione di persone" il presidente del Consiglio prometteva che avrebbe sconfitto definitivamente il cancro. Dopo più di un secolo investito nella ricerca antitumorale, il santone Berlusconi sostenne che ci saremmo liberati di questa piaga nell’arco di tre anni. Era la manifestazione del Pdl indetta a seguito dell’esclusione della lista Polverini nelle elezioni regionali del Lazio: il premier decise di puntare su un argomento delicato per coinvolgere masse di disperati in un estremo tentativo di risollevare la barca di una competizione elettorale che sembrava volgere al peggio, dopo il caos liste.
Ma da quello che si è appreso negli ultimi giorni, si inizia a intravedere una strategia ben precisa con Berlusconi che inizia a colpire da lontano, ci fa indorare la pillola, pian pianino fino a che non ne siamo assuefatti e non sentiamo più l'odore. A fine maggio, alla presentazione del nuovo libro del suo pupillo Vespa, il Premier dichiara che nel 1997 fu operato di cancro alla prostata, ma che "Non sono nemmeno sicuro che quella operazione fosse necessaria. Sulla base dell’esperienza mi permetto di suggerire a tutti di farsi visitare da tre specialisti diversi prima di rassegnarsi a un intervento chirurgico". E il Cavaliere, al solito mescolando business e politica, il progetto di "sconfiggere" il cancro lo stava coltivando davvero e in gran segreto, insieme all'affannosa rincorsa all'immortalità. Lo si è compreso solo ieri, quando l'agenzia economica Bloomberg ha scoperto che Berlusconi, attraverso Fininvest, ha aumentato il proprio investimento in Molecular Medicine Spa (Molmed), una compagnia italiana che ha allo studio due nuovi farmaci antitumorali con sede nel Parco Scientifico del San Raffaele (quello dell'amico Don Verzè).
Tutto risale allo scorso dicembre, quando il premier non solo è diventato il primo azionista con il 24% dell'azienda biomedica con sede a Milano (il secondo è proprio il San Raffaele con il 21%), ma ha persino piazzato Luigi, il figlio più piccolo, nel Consiglio d'amministrazione. L'azienda, informa Bloomberg, è valutata 40,6 milioni di euro e sta lavorando a due farmaci innovativi contro i tumori (GR-hTNF e Tk) che sarebbero in fase avanzata di sperimentazione: uno attaccherebbe i principali tipi di cancro, mentre l'altro aiuterebbe a ricostruire il sistema immunitario distrutto dalla leucemia. Secondo l’articolo, il premier sarebbe particolarmente interessato, nella sua disperata ricerca dell'immortalità, anche al progetto Quo Vadis, della clinica San Raffaele di Milano, che riguarda ricerche nel campo della longevità, puntando ad aumentare la vita media a 120 anni. Benché in questo caso non ci sarebbero stati finanziamenti diretti, Bloomberg fa notare che il centro ricerche è l’unico a non aver ricevuto tagli dei fondi negli ultimi anni. Nel frattempo, però, con la finanziara vengono tagliati fondi alla ricerca, paradossalmente la fetta più larga proprio in campo oncologico, destando la preoccupazione dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica. Ciliegina sulla torta, il 7 giugno l'azienda emette un comunicato stampa secondo il quale "Molmed sarà capofila di un progetto che ottiene un finanziamento di 1.4 milioni di euro da parte della Regione Lombardia, per un progetto di R&S del valore di € 2,2 milioni volto allo sviluppo di un sistema innovativo automatizzato di fabbricazione della propria terapia cellulare TK, che si trova attualmente in sperimentazione clinica di Fase III per le leucemie ad alto rischio". Si tratterebbe, da quanto s’apprende, di un finanziamento a fondo perduto in 36 mesi, erogato appunto dal Pirellone per promuovere "l’eccellenza nelle proprie aree industriali", il cosiddetto "progetto Metadistretti". Posso dire per esperienza personale, dato che è anche il mio lavoro, che un finanziamento di 1.4 milioni per la ricerca è un lusso davvero raro. E guarda caso direttamente dalla scrivania di Formigoni.
Ora si intravede un filo conduttore che lega tutto questo. Che sia la nuova frontiera del conflitto di interessi berlusconiano?

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1 commenti:

Fulvio ha detto...

Se vuole vivere fino a 120 anni farà bene a investire anche in qualche ditta di cosmetica. Il cerone che usa attualmente gli da un'aria finta. Forse è il caso di cercare di meglio

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