27 maggio 2010

Top-Kill

Anche oggi una notizia allegra. L'operazione Top-Kill è iniziata da ormai più di 12 ore. Già il nome ispira allegria. La BP ha iniziato l'ultimo tentativo disperato, dopo che anche il secondo cappello magico non ha funzionato. Sembrava funzionare. Sembrava. L'operazione consiste nel tappare il buco con cemento, fanghi e liquidi ultradensi e arginare definitivamente la perdita di petrolio o ridurla drasticamente. Forse una bella notizia, forse. I tecnici espertissimi della BP prevedono una probabilità di riuscita del 60-70%, c'è da stare tranquilli considerando la loro precedente maestria quando chiesero su internet se qualcuno aveva un'idea su come chiudere questo pozzo; prevedono inoltre che, se l'operazione non dovesse riuscire, la situazione potrebbe peggiorare, e la fuorisuscita di petrolio aumentare sensibilmente...è davvero possibile peggio di così? Uno dei grossi problemi per il successo dell'operazione è che il pozzo si trova sotto 1500 metri di mare e il giacimento circa altri 1500 metri sotto la crosta terrestre, le pressioni a cui sono sottoposti i macchinari sono immaginabili, tant'è vero che una simile manovra non è mai stata provata a queste profondità. Intanto il personale di 125 pescherecci impegnati in mare per arginare il petrolio, sono stati fatti rientrare perchè ammalatisi in seguito alle esalazioni dell'oro nero.
Ci rimane solo da incrociare le dita dei mani, dei piedi e del naso. Siamo sull'orlo di un baratro, una Chernobyl del petrolio. Speriamo di cadere dalla parte giusta.
Nel frattempo a Singapore, in seguito allo sversamento di 2000 tonnellate per una collisione tra navi, le spiaggie sono state chiuse in quanto la marea nera ha in parte raggiunto la costa.
Se anche questo tentativo dovesse fallire, gli Americani potranno consolarsi per i soldi che risparmieranno in carburanti...andranno a fare rifornimento direttamente in mare.
Intanto, in questi 20 minuti che sono trascorsi per scrivere questo post, altri 11.000 litri si sono riversati in mare. Mi sento quasi in colpa.
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