20 luglio 2010

Svezia: L'ultima battaglia di Berlusconi?

Svenska Dagbladet, 12 luglio. Se si dà uno sguardo alla politica italiana, viene in mente sia l’Inferno di Dante, sia il film scandalo di Gore Vidal sull’imperatore edonista Caligola. Ai vertici della politica si trovano innumerevoli peccatori. Silvio Berlusconi stesso è stato al centro di un’imbarazzante storia che ha visto il coinvolgimento di prostitute.
In caso qualcuno pensasse che la sinistra sia di maggiore statura morale, lo scorso autunno un governatore del Partito Democratico, il principale partito d’opposizione, è stato vittima di ricatti. Alcuni agenti di polizia avevano una registratione video in cui Piero Marrazzo assume cocaina con una prostituta transessuale brasiliana.
Ma non è solo di lussuria e ingordigia ciò di cui certi si rendono colpevoli. Non mancano nemmeno la corruzione e le frodi. Nel New York Review of Books (8/4), Berlusconi è stato accusato dal giornalista Alexander Stille di essersi avvalso di contratti statali come merce di scambio con imprenditori influenti e compiacenti. In novembre ha anche svolto una campagna per una legge che, se venisse applicata, annullerebbe dei processi in corso da un certo numero di anni, tra i quali alcuni in cui Berlusconi stesso è coinvolto. La settimana scorsa, inoltre, si è dimesso un ministro fresco di nomina (Brancher, nda), in concomitanza con un processo per appropriazione indebita. Di sicuro il peccato non è nulla di nuovo per la politica italiana, come viene elegantemente descritto nel film “Il Divo” (2009), sull’ ex primo ministro Giulio Andreotti. Ma è opinione comune che abbia prosperato negli anni di Berlusconi. 
E, alla fine, la gente ha iniziato a stufarsi. Pure nei giorni dello scandalo delle prostitute dell’anno scorso, il sostegno a Berlusconi era forte, ma in dicembre si sono riuniti 350 000 italiani in una dimostrazione di massa dal nome “No Berlusconi Day”, e ora il sostegno diminuisce. Comprensibilmente, sia la destra che la sinistra vengono percepite sempre di più come una sorta di casta sopraelevata del tutto distaccata dalla realtà della gente comune.
Questo è lo sfondo dell’ultima crisi politica di Berlusconi. Questa settimana il parlamento la fiducia su di lui, a causa della sua controversa manovra economica di 25 miliardi di euro. Berlusconi ha annunciato di essere pronto a dimettersi se il parlamento respingesse la manovra. In realtà la manovra economica è il primo vero tentativo di riforma di Berlusconi, ed è anche l’ennesimo motivo, nel caso ce ne fosse stato bisogno, che induce a pensare che all’Italia possa far bene cambiare il primo ministro. Gianfranco Fini ha dimostrato di essere un possibile successore di Berlusconi. Si è guadagnato la reputazione di rispettabile moderato, ma proviene da un problematico passato di estremismo politico. Avrà sia la morale che la volontà politica di cui l’Italia ha bisogno?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo questo vignettista. Lo stile è quello di Vauro. La grafica è più curata.
Per il nano malefico ci vorrebbe un Tir!
Ciao5

Carlo T. ha detto...

Sottoscrivo tutto e ovviamente non mi dimentico di farti i complimenti per questo bel blog: ricco di spunti utili per mettere un po' il moto il nostro cervello, ma anche e soprattutto il senso critico (o, parlando di politica, quello della vergogna). Ti ho "rubato" la stupenda lettera di Manfredi Borsellino trovata casualmente in una pagina di FB, ovviamente citando il tuo blog come fonte.
Ancora complimenti, inserirò subito questo spazio tra i blog che consiglio ai miei pochissimi (4 gatti) lettori! :-)
A presto.
Carlo.

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