26 giugno 2010

La giungla degli emendamenti salva-cricca

A Palazzo Madama l'altro giorno sono arrivati un paio di simpatici scatoloni, contenenti una dozzina di mega faldoni cartacei. Si tratta dei 2.550 emendamenti alla legge Finanziaria: una salva impressionante di deroghe (o di tentativi di deroga) ai mitici tagli, per salvare piccole sacche di privilegi, enti degli amici, finanziamenti vari ai sottopoteri locali. Qui un sunto dei "migliori" emendamenti pervenuti alla Commissione Bilancio del Senato. Allacciate bene le cinture di sicurezza prima di procedere alla lettura.

Fate la carità al consigliere provinciale
Poveri consiglieri circoscrizionali: gente che sicuramente non verrebbe più remunerata a sufficienza dalla manovra di Tremonti. Fortunatamente per garantire a questo esercito di mini amministratori locali un adeguato compenso, si sono mossi i senatori del Pdl Stefano De Lillo e Domenico Gramazio, la cui proposta di emendamento ripristina la situazione precedente. D'altro canto De Lillo è il capostipite di una famiglia di politici romani, consiglieri e assessori che hanno tutti iniziato in circoscrizione. Li chiamano i Kennedy dell'Aurelio. Ai consiglieri comunali e provinciali invece hanno pensato i senatori abruzzesi Andrea Pastore e Paolo Tancredi (sempre Pdl), che propongono di sostituire la parola "quinto" con "quarto". Un' inezia: si tratta di un quarto dell'indennità massima prevista per i consiglieri rispetto a quella del sindaco o del presidente. Se il sindaco guadagna 2.000, con questo emendamento il consigliere passa dai 400 ai 500 euro. Calcolando l'esercito di consiglieri comunali e provinciali in Italia, l'aumento di spesa per le finanze pubbliche sarebbe significativo, ma i senatori Tancredi e Galioto ci tengono a precisare: sia chiaro, la disposizione non si applica ai comuni superiori a 250 mila abitanti e alle province con popolazione superiore a un milione. Insomma, per qualche motivo ignoto, per i proponenti è giusto che i consiglieri degli enti locali più piccoli guadagnino, in proporzione, un po' di più. E' bene ricordare che il Senatore Tancredi è lo stesso che giorni fa rilanciò il condono edilizio, anche per gli abusivismi in aree protette, giustificandosi poi, una volta cassato dal suo stesso partito, che non è che legge tutti gli emendamenti prima di firmarli, anche se guarda caso nel primo condono edilizio del 2001 era tra i firmatari. Una domanda sorge quindi spontanea: Tancredi questo emendamento l'avra letto prima di metterci la sua firma in calce?

Tremonti salvi il Museo del Bergamotto
Fiore all'occhiello della manovra, si sa, dovrebbe essere la soppressione degli enti inutili, ma non tutti i senatori del Pd sono d'accordo. Ed ecco una gragnuola di emendamenti per tenere in vita l'Ente nazionale delle Sementi elette, l' Istituto Nazionale Conserve Alimentari, le Stazioni Sperimentali per la Seta, per i Combustibili, per la Carta, per le Industrie degli Oli e dei Grassi e persino la gloriosa Stazione per le Industrie delle Essenze e dei Derivati dagli Agrumi, dotata persino di Museo del Bergamotto. Già, come può vivere il Paese senza un museo del Bergamotto? I senatori Cecilia Donaggio e Felice Casson si concentrano invece sulla Stazione Sperimentale del vetro. Del resto ha sede a Venezia, la loro città.

Macché dieci, facciamo cinque e via
Tremonti aveva annunciato tagli del 10 per cento per le spese di Camera, Senato, Quirinale, Palazzo Chigi. A dire la verità nella manovra quel 10 per cento per ora non si trova, comunque il rischio che salti fuori da qualche parte c'è, e allora si tenta di limitare i danni preventivamente con uno auto-sconto della metà. Ed ecco che i senatori Tancredi (sempre lui), insieme al collega della Basilicata Cosimo Latronico e a quello piemontese Gilberto Pichetto Fratin (tutto del Pdl) inseriscono il seguente comma «Per il 2011 e il 2012 gli importi iscritti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e finanze, relativi ai trasferimenti agli Organi costituzionali, sono ridotti del 5 per cento».Tancredi questo l'hai letto?

Basta cambiare una piccola congiunzione
Il gruppo piemontesi montanari uniti, composto dai senatori Pichetto Fratin (ci risiamo), Enzo Ghigo e Aldo Scarabosio, dà vita a un capolavoro di virtuosismo testuale. I tre eroi della montagna infatti hanno letto il testo della Finanziaria che recita: «L'imperativo categorico agli amministratori di comunità montane e di unioni di comuni e comunque di enti territoriali diversi da quelli di cui all'art. 114 della Costituzione, aventi per oggetto la gestione di servizi e funzioni pubbliche non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni, indennità o emolumenti in qualsiasi forma siano essi percepiti» E propongono di sostituire la "o" con la "e". Et voila, l'indennità agli amministratori delle famigerate comunità montane e di unioni di comuni riappare.

Date al Vaticano anche il cinque per mille
Finora il cinque per mille era destinato alle Università e alla ricerca, ma il senatore del Pdl Maurizio Saia ha individuato una grave dimenticanza: gli atenei e le facoltà pontificie. Come si possono ignorare le povere università del Vaticano? Non sia mai, bisogna finanziarle con i soldi del contribuente italiano.

Un milione di euro per studiare il cinipide
Il cinipide del castagno (Drycosmus kuriphilus Yasymatsu) è una vespa, un insetto dannoso che colpisce il castagno. L'immondo animale era già stato oggetto di un'interpellanza urgente nel 2008 al Ministro dell'Agricoltura. Ma purtroppo nulla si era fatto. E' davvero ora di intervenire. E così ecco l'emendamento di Laura Allegrini e Paolo Scarpa Bonazza Buora per incentivare la ricerca in materia con un milione di euro. Comunque poco in confronto ai 13 milioni e 800 mila necessari per l'esposizione del 2012 a Yeosu, in Corea, dedicata all'ortofrutta. Nel 2009 la Commissione Esteri del Senato aveva già sollecitato il finanziamento. Vorremo mica fare brutta figura con i coreani e non portare la nostra frutta e verdura?

All'Aquila i bordelli vanno detassati
Lucio Malan del Pdl inserisce il suo 39 bis "Delega al Governo per la disciplina e la tassazione della prostituzione" da posizionare dopo l' art. 39, «Ulteriore sospensione dei versamenti tributari e contributivi nei confronti dei soggetti colpiti dal sisma del 6 aprile 2009». Gli aquilani una casa ancora non ce l'hanno, ma si consoleranno con quelle chiuse e detassate. 
Insomma, andiamo tutti a puttane.

Tratto da L'Espresso

0 commenti:

Posta un commento