Sabato 5 febbraio numerose famiglie, bambini, anziani e associazioni sono scesi in piazza a Milano per protestare contro l'inadeguatezza del Comune nel fronteggiare l'inquinamento che ormai imperversa incessantemente da inizio anno. Questo il manifesto che ho preparato insieme all'associazione Genitori Antismog.
UN ALTRO COLPO DI
TOSSE PER MILANO
Caro concittadino,
Cerchiamo di spiegarti il motivo della nostra protesta e ti chiediamo di unirti
a noi nel rivendicare il diritto a un’aria più salubre.
Il 2011 è
iniziato nel peggiore dei modi per Milano. I valori del PM10 è alle
stelle da ormai troppi giorni e non accenna a diminuire. La situazione è
evidente a chiunque. La nostra città è avvolta ormai da un mese da una foschia
marroncina e puzzolente.
Le
concentrazione di PM10 misurate sono pari anche a 3-4 volte il
limite imposto per legge che ne fissa due limiti: il valore limite di 50 µg/m³
come valore medio misurato nell'arco di 24 ore da non superare più di 35 volte
all’anno, e quello di 40 µg/m³ come media annuale. I superamenti del valore limite di 50 µg/m³ rappresentano la quasi
totalità delle misurazioni rilevate dal 1 gennaio, ed è quindi facile desumere che, anche
quest’anno, le 35 volte di superamento
del limite consentite saranno esaurite entro la fine di febbraio. Ugualmente
siamo ben lungi dalla media annua di 40 µg/m³ che non dovrebbe essere
oltrepassata.
Il valore medio registrato dalla centralina di “fondo” di via Pascal (67,3 µg/m³)
zona Città Studi è circa il 60% dei valori delle centraline in aree trafficate
(Verziere - 82,8 µg/m³/ Senato - 94,4 µg/m³) ciò che dimostra come sia
rilevante la vicinanza alla fonte delle emissioni e come l’attuale struttura di
Ecopass sia del tutto insufficiente ad arginare le emissioni inquinanti. La riduzione dell’inquinamento atmosferico registrato nel 2010, vantata dal
Sindaco Moratti nei giorni scorsi, è attribuibile alle favorevoli condizioni
atmosferiche per la dispersione delle polveri. Il 2010 ha infatti avuto precipitazioni del 60% superiori alla media
dell’ultimo decennio.
I valori limite degli inquinanti non sono numeri senza senso ma sono
determinati “per la protezione della salute umana”. Il particolato atmosferico è indicato dalla letteratura
scientifica come responsabile di numerose patologie che affliggono gli abitanti
delle aree metropolitane. Studi scientifici dimostrano gli effetti dannosi delle
particelle fini, quali l’aumento della mortalità complessiva, l’incremento
nella frequenza di episodi di angina e di recidive di infarto in persone a
elevata suscettibilità, nonché un aumento delle patologie dell’apparato cardiorespiratorio
nella popolazione non sensibile. L’Agenzia Europea per l’Ambiente stima che a
Milano possano ricondursi all’inquinamento dell’aria fino a 3000 morti all’anno
rispetto ad una situazione di aria pulita.
Comune e Regione devono adottare misure serie ed efficaci sulla
base di piani d’azione ancora mancanti sebbene previsti dalla legge e
soprattutto, smettere di attendere vento
e pioggia. Chiediamo misure a breve termine di tutela della salute pubblica
e strategie di prevenzione a lungo termine che risolvano il problema
strutturalmente.
Signor Sindaco, i nostri polmoni non possono attendere i tempi della
politica e non basta una efficiente campagna stampa per ripulire l’aria.