19 gennaio 2011

Sea Shepherd cerca volontari a Milano

Ricevo e pubblico volentieri

Milano, 19/01/2011
Si è tenuta lunedì sera al “petit bistrò” di via Tito Livio la riunione dei volontari Sea Shepherd di Milano. Erano in 16, un piccolo numero che segna però un successo, come spiega Filippo, uno dei volontari che un anno fa, insieme a Ico e pochi altri, ha aperto la sede in Italia. Per chi non conoscesse già l’associazione, la Sea Shepherd Conservation Society fu fondata nel lontano 1977 dal Capitano Paul Watson con lo scopo di preservare gli oceani e la vita marina di tutto il mondo. L’associazione si è resa famosa soprattutto grazie alla guerra che le navi Sea Shepherd ogni anno combattono negli oceani di tutto il mondo per salvare le balene dalla mattanza ad opera della flotta di baleniere giapponesi. Molte altre sono le battaglie  di Sea Shepherd e del suo equipaggio. Tra le più conosciute, quella contro il massacro di globicefali nelle isole Far Oer, l’uccisone dei delfini che avviene a Taiji in Giappone (raccontata dal documentario premio Oscar "The Cove") e la spietata esecuzione dei piccoli di foca che ogni marzo colora di rosso il candido ghiaccio del Canada. Ad aiutare il capitano Watson nella difesa dell’ecosistema marino e dei suoi abitanti, ogni anno si uniscono volontari provenienti da tutto il mondo, pronti a lottare per difendere balene, delfini, foche e squali.
Sea Shepherd, che è impegnata anche nel Mediterraneo contro la pesca illegale al tonno rosso (destinato in buona parte ai piatti di sushi nel lontano Giappone), cerca in Italia e in particolare a Milano, volontari di terra. “La cosa più importante è l’informazione e la sensibilizzazione del pubblico” dice Filippo “per questo stiamo cercando di far conoscere l’associazione  il più  possibile anche mediante l’organizzazione di eventi e alla presenza di nostri banchetti durante serate e concerti a Milano. Proprio per questo siamo alla ricerca di volontari che ci permettano di essere presenti in più serate possibili e di organizzare eventi di diffusione e di sensibilizzazione.”

Chiunque sia interessato contatti volontari@seashepherd.it
Per conoscere meglio l’associazione www.seashepherd.orgo il sito italiano www.seashepherd.it

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